Esteri

Droni ucraini in azione in Russia. I russi colpiscono una base a Rivne

L'Ucraina sta intensificando i raid di droni in territorio russo. Le truppe di Putin avanzano anche a Dnipropetrovsk

di Ernesto Ferrante -


I droni di Kiev hanno colpito una fabbrica di componenti per l’elettronica nella regione russa della Chuvashia, mille chilometri a nord est dal confine con l’Ucraina. Non ci sono state vittime. Il lavoro è stato sospeso brevemente dopo che due aeromobili a pilotaggio remoto si sono schiantati sul sito della Vniir, uno dei maggiori produttori di componenti per l’elettronica del Paese, e altri due in un campo agricolo nelle vicinanze. A renderlo noto è stato il governatore, Oleg Nikolaev.

I raid dei droni ucraini nelle ore precedenti

I sistemi di difesa aerea russi la sera prima ne hanno abbattuti altri 49 in sette regioni russe. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca. “Nella notte del 9 giugno, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto e intercettato 49 velivoli senza pilota ucraini”, si legge in una nota.

La decisione di Renault sui velivoli senza pilota

Il gruppo Renault, in partnership con aziende medio piccole della difesa francesi, sta valutando l’apertura di una linea di produzione di droni in Ucraina, stando a quanto ha anticipato France Info citando fonti. Gli stabilimenti saranno localizzati “da alcune decine a diverse centinaia di chilometri dalla linea del fronte”. Renault ha solo confermato di essere stata avvicinata dal governo ma che al momento non è ancora stata presa alcuna decisione. Lo scorso 6 giugno il ministro della Difesa Sèbastie Lecornu aveva anticipato che una azienda automobilistica francese avrebbe iniziato a produrre droni sul suolo ucraino.

La risposta russa

I militari russi hanno preso di mira una base aerea ucraina nella regione di Rivne, dove erano dislocati aerei lanciamissili a lungo raggio e un arsenale missilistico. Lo ha dichiarato alla Ria Novosti Sergei Lebedev, coordinatore della resistenza filorussa di Mykolaiv.

Le parole di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista ad Abc News, ha espresso grande delusione per la decisione dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump di dirottare 20mila missili anti-drone originariamente destinati all’Ucraina verso le forze americane in Medio Oriente.

Zelensky ha affermato che contava sui missili per contrastare i continui attacchi dei droni russi. “Abbiamo grossi problemi con gli Shahed, troveremo tutti gli strumenti per distruggerli. Contavamo su questo progetto: 20mila missili. Missili anti-Shahed. Non sono costosi, ma si tratta di una tecnologia speciale”, ha sottolineato il leader ucraino, precisando che la fornitura era stata concordata con l’allora segretario alla Difesa statunitense dell’amministrazione Biden, Lloyd Austin.

I soldati russi avanzano a Dnipropetrovsk

Funzionari del Cremlino e il ministero della Difesa russo hanno annunciato che le loro truppe hanno raggiunto il confine tra l’oblast’ di Donetsk e la regione, non ancora dichiarata annessa dalla Russia, di Dnipropetrovsk, dove stanno conducendo operazioni offensive. Elementi della 90ª Divisione Corazzata russa hanno raggiunto il confine occidentale dell’oblast’, dove continuano a portare aventi la loro offensiva.

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha confermato che le forze russe “hanno iniziato un’offensiva” nell’oblast’ di Dnipropetrovsk e soprattutto ha minacciato che coloro che “non riconoscono le attuali realtà della guerra, durante i negoziati riceveranno nuove realtà sul campo”.


Torna alle notizie in home