Esteri

Escalation sempre più vicina al confine con il Libano

di Ernesto Ferrante -


I militari israeliani hanno distrutto il tunnel più grande di Hamas tra quelli rinvenuti fino a questo momento nella Striscia di Gaza. L’Esercito ha anche diffuso immagini che mostrano sezioni del cunicolo situato nel nord dell’enclave palestinese fatte esplodere e soldati intenti a gettare cemento in altri passaggi sotterranei per murarli.

Secondo le forze israeliane (Idf), era lungo oltre 4 chilometri e consentiva il passaggio di mezzi. Il labirinto, dietro cui ci sarebbe Mohammed al-Sinwar, fratello di Yahya al-Sinwar, era a circa 400 metri dal valico di Erez, tra Israele e Gaza, e portava al campo profughi di Jabalya.

Hamas ha definito false le accuse contenute nel rapporto delle Nazioni Unite, nel quale i miliziani vengono incolpati di aver commesso violenze sessuali nell’attacco a Israele del 7 ottobre. Stando a quanto si legge in una nota, il documento firmato da Pamela Patten “non ha documentato alcuna testimonianza da parte di quelle che lei chiama vittime di questi casi: si è basata su testimoni, soldati e istituzioni israeliani che sono stati scelti dalle autorità dell’occupazione per portare avanti il tentativo di provare queste false accuse, che sono state respinte da tutti gli investigatori”.

Il Ministero degli Esteri israeliano ha contestato la decisione della Commissione Europea di ripristinare parte dei fondi, 50 degli 82 milioni di Euro annuali previsti, destinati all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), congelati in seguito alle denunce relative alla partecipazione di dipendenti dell’agenzia all’assalto del movimento di resistenza islamica. “La sfortunata decisione dà legittimità al coinvolgimento dei dipendenti dell’Unrwa in attività terroristiche e alla cooperazione con Hamas”, è scritto in un comunicato.

Viene contestata soprattutto la riapertura dei cordoni della borsa prima di un’indagine delle Nazioni Unite sulla “tesi” israeliana di parzialità dell’agenzia.

Hezbollah ha rivendicato un attacco al confine con lo Stato ebraico, affermando di aver colpito soldati dell’Idf a Birkat Risha, vicino a Zar’it. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha riferito all’inviato speciale americano nella regione, Amos Hochstein, che “l’aggressione di Hezbollah” sta avvicinando Tel Aviv “ad un punto critico nel processo decisionale relativo alle attività militari in Libano”. L’escalation militare è dietro l’angolo.


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