Estate 2025: caldo estremo, siccità e fenomeni violenti. Le previsioni degli esperti per l’Italia
L’estate 2025 si preannuncia come una delle più torride e critiche degli ultimi decenni. Le principali agenzie meteorologiche europee e italiane, tra cui il prestigioso centro ECMWF, lanciano l’allarme: l’Italia si troverà ad affrontare un’ondata di caldo senza precedenti, con temperature che potrebbero superare i 40°C in molte aree del Paese. A peggiorare il quadro si aggiungono l’estrema scarsità di precipitazioni e la possibilità di eventi atmosferici violenti e localizzati.
Temperature da record in tutta la penisola
Gli scenari climatici delineati dai modelli stagionali mostrano un’anomalia termica tra +1°C e +3°C rispetto alla media del trentennio 1991–2020. A soffrire maggiormente saranno le regioni del Sud e le isole maggiori, ma anche la Pianura Padana e le zone interne del Centro Italia saranno colpite da lunghi periodi di caldo intenso. Secondo gli esperti, la soglia dei 40°C potrebbe diventare una costante in diverse città già a partire da fine giugno, con punte ancora più alte durante luglio e agosto.
Dominio dell’anticiclone africano
La causa principale di questo clima eccezionalmente caldo è il previsto rafforzamento dell’anticiclone africano sul bacino del Mediterraneo. Questo sistema di alta pressione di origine subtropicale tenderà a stabilizzarsi sopra la penisola italiana, impedendo l’arrivo di perturbazioni atlantiche e favorendo una persistente condizione di cielo sereno e temperature elevate. Le ondate di calore saranno frequenti, intense e durature, mettendo a dura prova la salute pubblica e i sistemi di raffreddamento urbano.
Siccità e stress idrico
Le proiezioni stagionali indicano precipitazioni inferiori alla media in gran parte del territorio nazionale, con un deficit pluviometrico fino a -60 mm nei tre mesi estivi. Le conseguenze potrebbero essere gravi per l’agricoltura, già messa sotto pressione in molte località da una primavera asciutta e da riserve idriche in progressiva diminuzione. L’approvvigionamento d’acqua per uso civile e industriale potrebbe entrare in crisi in alcune zone, in particolare al Sud, in Sicilia, Sardegna e nel Centro Italia.
Temporali violenti e fenomeni estremi
In un contesto dominato dal caldo e dalla siccità, il rischio di eventi estremi aumenta. I meteorologi segnalano la possibilità di temporali intensi, concentrati in episodi brevi ma violenti, soprattutto al Nord. Questi fenomeni, accompagnati da grandinate, forti raffiche di vento e nubifragi localizzati, sono tipici dei contrasti termici tra masse d’aria molto calde e aria più fresca in quota. Anche se sporadici, potrebbero causare danni significativi a infrastrutture e coltivazioni.
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