Francavilla Fontana: ucciso un carabiniere, i Falchi uccidono uno degli aggressori dopo la caccia all’uomo
Nelle campagne lo scontro a fuoco con i malviventi dopo una ricerca serrata durata tutta la mattinata
Una tragedia nelle campagne tra Francavilla Fontana e Grottaglie. Il brigadiere Carlo Legrottaglie, 59 anni, in forza al Nucleo Radiomobile della compagnia locale dei carabinieri, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un inseguimento iniziato a seguito del mancato alt a un posto di controllo.
L’inseguimento, il carabiniere ucciso
Tutto è iniziato intorno alle 7 del mattino, quando una Lancia Ypsilon sospetta (rubata a Locorotondo, come è stato poi accertato, ndr), collegata a un tentativo di rapina notturna presso un distributore della zona, non si è fermata all’intimazione di stop da parte della pattuglia. Ne è nato un inseguimento lungo la strada provinciale, culminato con l’uscita di strada del mezzo dei sospetti, in contrada Rosea.
A quel punto, i malviventi sono scesi dall’auto e hanno aperto il fuoco contro i militari, colpendo mortalmente Legrottaglie. Il collega è riuscito a rispondere, ma non ha potuto evitare la tragedia. I due aggressori (alcune ricostruzioni riferiscono di tre malviventi, uno dei quali ferito dai militari dell’Arma, ndr) sono fuggiti a piedi nella campagna, innescando una caccia all’uomo coordinata dal procuratore Raffaele Casto e dalle forze speciali dell’Arma.
Lo scontro a fuoco in una masseria, il malvivente ucciso
La ricerca dei malviventi, durata tutta la mattinata, si è conclusa con uno scontro a fuoco durante la loro cattura nei pressi di una masseria ad opera dei Falchi della polizia, nel corso del quale uno dei due fuggitivi è rimasto ucciso.
Il carabiniere ucciso durante il suo ultimo turno di servizio
Legrottaglie, originario di Ostuni, era a pochi giorni dalla pensione, nel suo ultimo turno di servizio. Lascia la moglie e due figlie. “Un uomo onesto, silenzioso, pronto sempre a dare una mano”, così lo ricordano i colleghi. La notizia ha colpito l’intera comunità e suscitato reazioni istituzionali: , “sdegno” per la premer Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di un “servitore dello Stato vilmente assassinato”.




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