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Economia

Giorgetti alla riscossa: “Dimissioni? Mi interessa il prodotto finale”

Il ministro scherza ma rilancia sulla manovra dopo le polemiche. Intanto salta il cumulo dei fondi previdenziali per la pensione di vecchiaia

di Maria Graziosi -


Giorgetti alla riscossa, la manovra va avanti e il ministro all’Economia, dopo le polemiche dei giorni scorsi, rilancia. E lo fa rispondendo questa mattina alle domande dei cronisti recandosi in Commissione bilancio al Senato. Dove è stato presentato l’emendamento, riscritto, del governo che prevede nuove norme sulle imprese e sulla previdenza complementare. Ecco, proprio da questa parte Giorgetti per fare il punto della situazione, replicando alle accuse.

Giorgetti alla riscossa: “Cumulo pensioni? Sembrava non interessasse a nessuno…”

Giorgetti rivendica la primogenitura della vicenda pensioni complementari che tante polemiche ha scatenato negli ultimi giorni di dibattito sulla manovra. E, commentando il cumulo dei fondi complementi per accedere alla pensione di vecchiaia anticipata, ha spiegato che si tratta di “cosa che abbiamo introdotto l’anno scorso col nostro governo ma pare che non interessi a nessuno a me spiace ma evidentemente”. È saltata in Commissione, però. Il ministro va avanti, l’obiettivo è far quadrare i conti e uscire dalla procedura per deficit del Patto di stabilità, poi si vedrà.

“Dimissioni? Ci penso ogni giorno”

Non ha perso il senso dell’ironia, Giorgetti, che anzi utilizza proprio una battuta per lanciarsi alla riscossa dopo le polemiche delle ultime ore. “Alle dimissioni ci penso tutte le mattine, che sarebbe la cosa più bella da fare per me personalmente”, ha dichiarato il capo del Mef. Che, però, fa pesare la sua esperienza: “Siccome è la ventinovesima legge di bilancio che faccio, so perfettamente come funziona, so perfettamente che sono cose molto naturali. Alla fine a me interessa il prodotto finale, non il prodotto che presento io”. Quindi la palla lanciata alle Aule: “Naturalmente pensiamo di aver fatto delle cose giuste, crediamo di lavorare bene nell’interesse di tutti gli italiani e i risultati vanno in questa direzione. Però adesso tocca al Parlamento”.


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