Esteri

Golpe in Niger: le parole sibilline di Prighozin

di Ernesto Ferrante -


Mosca e Parigi giocano a scacchi in Niger? La Russia ha chiesto alle parti in conflitto di risolvere la crisi attraverso il dialogo. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Chiediamo alle parti in conflitto di astenersi dall’uso della forza e di risolvere tutte le controversie attraverso un dialogo pacifico e costruttivo”, ha aggiunto Zakharova.
Le autorità sperano che “questa crisi politica interna venga presto risolta nell’interesse della pace civile, per il bene del fraterno popolo nigeriano”. “Ci aspettiamo che i militari rilascino il presidente Mohamed Bazoum il prima possibile”, ha concluso la portavoce.
Sebbene l’operazione Barkhane si sia conclusa lo scorso anno, la cooperazione militare tra Francia e Niger sta andando avanti. L’esercito d’Oltralpe fornisce aiuto e sostegno alle forze nigerine impegnate a mantenere il controllo delle aree nel nord del paese, vicino ai confini del Mali e del Burkina Faso, dove è più forte la minaccia jihadista.

Golpe in Niger, l’ombra della Wagner

Sul tentativo di golpe si allunga l’ombra della Wagner. “Quello che è successo in Niger è una lotta del popolo del Niger contro i colonizzatori, colonizzatori che hanno imposto le loro regole di vita, le loro condizioni e li tengono in una condizione che era nell’Africa di centinaia di anni fa”, ha dichiarato il leader e fondatore della compagnia privata, Yevgeny Prigozhin.
Paese che, ha detto, “oggi sta effettivamente guadagnando l’indipendenza e liberandosi dei colonizzatori”.

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