Grecia: scossa di terremoto magnitudo 5.5, avvertita anche ad Atene
Grecia: scossa di terremoto magnitudo 5.5, avvertita anche ad Atene
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.5 ha colpito nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 settembre la Grecia centrale. L’evento sismico si è verificato alle 00:27 ora locale (le 23:27 italiane di ieri) con epicentro nel Mar Egeo, al largo dell’isola di Eubea, non distante dalla cittadina costiera di Nea Styra. I dati arrivano sia dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sia dal servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), che hanno localizzato l’ipocentro a una profondità inferiore ai 15 chilometri.
L’energia liberata dal sisma, pur significativa, non ha provocato danni materiali né vittime. Secondo i primi riscontri delle autorità locali e dei servizi di protezione civile, non emergono segnalazioni di crolli o feriti. Anche la guardia costiera, mobilitata subito dopo la scossa, non ha riportato problemi per la navigazione o richieste di soccorso.
Il terremoto è stato avvertito non solo sull’isola di Eubea, ma anche nella capitale Atene, distante circa 45 chilometri dall’epicentro. Numerosi cittadini raccontano di essere stati svegliati dal movimento improvviso dei lampadari e da un lieve tremolio delle abitazioni. Alcuni riferiscono di aver lasciato le case per precauzione, ma la situazione è tornata rapidamente sotto controllo.
Le autorità greche confermano che non sussiste alcun rischio di tsunami: la scossa, pur avvenuta in mare, non possiede caratteristiche tali da innescare onde anomale. L’assenza di allarmi consente di evitare evacuazioni lungo le coste e la vita quotidiana è ripresa regolarmente già nelle ore successive.
L’area dell’Egeo e della Grecia continentale si trova in una delle zone sismiche più attive d’Europa, dove la placca africana spinge contro quella eurasiatica. Non è raro, dunque, che si verifichino scosse anche di una certa intensità. Tuttavia, la profondità relativamente bassa e la vicinanza a zone densamente abitate rendono questi episodi particolarmente percepibili dalla popolazione.
Gli esperti ricordano che i terremoti di magnitudo compresa tra 5 e 6 rientrano nella categoria degli eventi “moderati”: possono creare apprensione e, in alcuni casi, danni locali, ma raramente producono conseguenze gravi se non accompagnati da condizioni geologiche o edilizie sfavorevoli.
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