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Guerra in Ucraina: scontro sulle bombe a grappolo. Putin “nazionalizza” Danone e Baltika

di Ernesto Ferrante -


Guerra in Ucraina. Attacco ucraino in Crimea. Scontro sulle bombe a grappolo. Putin “nazionalizza” Danone e Baltika 
Tra le 03:04 e alle 03:20, le forze armate ucraine hanno tentato di colpire il ponte di Crimea. Almeno una campata dell’infrastruttura è stata danneggiata. Il traffico è stato bloccato e si sono formate code lunghe chilometri. Le autorità locali hanno consigliato a chi deve arrivare in Crimea di seguire percorsi alternativi. Secondo le prime indiscrezioni potrebbe essere stati utilizzati dei droni marini. Il bilancio provvisorio, riportato dai media russi e ucraini, è di almeno due morti.

Guerra in Ucraina: tensione alle stelle

L’attacco rischia di far precipitare la situazione, data la tensione già alle stelle per il probabile utilizzo da parte di Kiev delle cluster bombs. Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha fugato ogni dubbio: “Se l’Ucraina non ha ancora usato le bombe a grappolo, lo farà a breve”. Per Vladimir Putin, la fornitura di questo tipo di munizioni a Zelensky e il loro impiego sul campo di battaglia “devono essere considerati un crimine”. Il presidente russo ha avvertito che anche Mosca “ha uno stock sufficiente di tali bombe, che finora non ha utilizzato. Ma se vengono utilizzate contro di noi, ci riserviamo il diritto di usarle come misura speculare a tali azioni”.

Le dichiarazioni di Putin alla tv russa

“Se gli Stati Uniti lo chiedessero, i leader europei sarebbero pronti ad impiccarsi”. Putin, intervistato dalla tv pubblica russa, ha denunciato il totale asservimento della classe politica dirigente dell’Europa agli Stati Uniti. “Se domani gli dicessero, ‘abbiamo deciso di impiccarvi tutti’, loro farebbero una sola domanda, con gli occhi bassi per la sorpresa della loro audacia: ‘possiamo farlo usando delle corde prodotte internamente?’”, ha dichiarato in maniera beffarda il capo del Cremlino.
“Credo che sarebbe un fiasco per loro, perché è improbabile che gli americani rinuncino ad un così ampio contratto per la loro industria tessile”, ha concluso, ironizzando.
Vladimir Putin ha anche riferito che gli specialisti russi analizzeranno gli armamenti della Nato sottratti in battaglia agli ucraini, con l’obiettivo di migliorare i sistemi militari in loro possesso: “Se c’è l’opportunità di guardare dentro per vedere se c’è qualcosa che possa essere usato nel nostro Paese, perché no?”.
Dell’operazione militare speciale ha parlato anche Donald Trump, in un’intervista a Fox news, dicendosi convinto che avrebbe potuto portare la pace in Ucraina se fosse ancora alla Casa Bianca. “Conosco molto bene Zelensky e conosco molto bene, anche meglio Putin. Ho avuto un buon rapporto, molto buono con entrambi. Li farei mettere d’accordo in un giorno se fossi il presidente”, ha affermato il tycoon.

Putin nazionalizza Danone e Baltika

Il presidente russo ha firmato un decreto in base al quale le azioni di Danone e Baltika, di proprietà di società straniere, vengono trasferite all’amministrazione temporanea dell’Agenzia federale per la gestione della proprietà. Baltika gestisce otto stabilimenti che producono più di 50 marchi, tra cui Baltika, Don, Arsenalnoe, Zatecky Gus e altri. Danone ne controlla addirittura 13, da cui escono latticini tradizionali, yogurt, dessert e cagliata per Prostokvashino, Activia, Actimel, Rastishka, Danissimo, Danone, BioBalance, Tyoma e Alpro.

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