Esteri

Guerra in Ucraina, abbattuti 13 droni ucraini vicino Mosca che avverte: si teme l’escalation

di Eleonora Ciaffoloni -


Guerra in Ucraina: giorno 533 – Droni abbattuti a Mosca, attacco russo a ovest e rischio di escalation.

Nella notte le forze russe hanno lanciato un “massiccio” attacco con droni nella regione di Rivne, nell’Ucraina occidentale: distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno.

Dubno si trova a circa 125 km dal confine con la Polonia. “Nella notte, la regione di Rivne ha subito un massiccio attacco con droni. Purtroppo è stato distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. Non ci sono state vittime”, ha scritto Koval. Le squadre di soccorso sono al lavoro sul posto.

Intanto, lato Russia, dai vertici di guerra fanno sapere che sono stati abbattuti 13 droni ucraini in Crimea e vicino a Mosca. Il ministero della Difesa russo ha detto di aver abbattuto droni indirizzati alla capitale. “Due Uav che volavano in direzione della città di Mosca sono stati distrutti”, ha riferito il ministero in una nota. “Vicino la città di Sevastopol, due Uav sono stati centrati dai dispositivi di sicurezza anti-aerea, altri nove sono stati intercettati e sono precipitati nel Mar Nero prima di raggiungere l’obiettivo”.

Si teme per l’escalation da entrambi i lati del conflitto. Il ministro degli esteri ucraino Kuleba afferma: “Non siamo più disposti a negoziare direttamente con Putin. I crimini commessi dall’inizio dell’aggressione del nostro Paese sono troppo gravi perché si possa sedere allo stesso tavolo. Però una mediazione da parte di terzi è possibile”.

Dall’altro lato, il ministro della difesa russo Shoigu ha dichiarato: “La volontà dell’Occidente di investire in Ucraina una parte significativa a delle sue risorse disponibili per ribaltare a favore di Kiev la situazione sul campo di battaglia crea seri rischi di un’ulteriore escalation del conflitto” e ha anche segnalato come “fattore destabilizzante” l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato.

Per il ministro della Difesa russo, l’Occidente sta “conducendo una guerra indiretta” contro Mosca fornendo l’aiuto a Kiev e questo “richiede una risposta tempestiva ed adeguata”. Shoigu ha annunciato anche che saranno discusse “le misure necessarie” per neutralizzare quelle che Mosca considera minacce.

Intanto la guerra sembra allargarsi e la Polonia annuncia che dispiegherà 10mila soldati al confine con la Bielorussia.


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