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đź”´ Suviana, rinvenuto morto l’ultimo disperso: le vittime sono sette

di Angelo Vitale -

(Foto da Facebook Gruppo Porrettana64)


AGGIORNAMENTO h.10.52

Speranze non c’erano, adesso sono svanite definitivamente. E’ stato ritrovato il corpo senza vita dell’ultimo disperso. Si tratta del 68enne napoletano Vincenzo Garzillo.

AGGIORNAMENTO 12.4 h. 8.30

E’ stato ritrovato il corpo di Alessandro D’Andrea. E’ la sesta vittima del disastro di Suviana. Aveva 37 anni, professione tecnico specializzato. Era originario di Forcoli, in provincia di Pisa. Si era trasferito da qualche anno in Lombardia, insieme alla compagna. All’appello manca solo l’ultimo dei dispersi. Intanto il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, tuona dalla manifestazione di ieri in piazza Maggiore: “La sicurezza non è un costo, non è un lusso ma è un dovere, un diritto inalienabile per ogni persona. La sicurezza richiede investimenti quando la sicurezza è vista come un costo inutile, vuol dire che siamo irresponsabili”. Si indaga sui subappalti, la Procura di Bologna ha annunciato l’apertura di un fascicolo d’inchiesta.

Un’esplosione nel bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese, a 30 metri di profonditĂ  in una delle due centrali elettriche del posto (gestite da Enel Green Power), in manutenzione. Trovati dai sommozzatori i cadaveri di due dei dispersi, al nono piano sottoterra: sono Paolo Casiraghi e Adriano Scandellari. Salgono così a cinque le vittime, cinque gli ustionati – alcuni dei quali gravi -. Al lavoro sul posto vigili del fuoco e carabinieri, impegnati da ore insieme agli uomini della polizia locale e agli operatori del Servizio 118. Previsto per oggi un maxi sciopero di otto ore dei settori pubblico e privato, a Bologna è partito un corteo di Cgil e Uil, per protestare contro le morti sul lavoro, che percorrerĂ  tutta via Indipendenza per arrivare in piazza Maggiore.

Le prime tre vittime identificate sono: il 45enne Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), Mario Pisano, nato a Taranto, di 73 anni e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina).

Il prefetto di Bologna Attilio Visconti e il sindaco del capoluogo di regione Matteo Lepore verso il posto del’esplosione. Le notizie sono incerte, non si conosce il numero dei feriti e il numero esatto delle persone che mancano all’appello, sei secondo una prima conta, mentre la vicenda è seguita con attenzione – queste la notizia diffusa dalle agenzie – anche dal vicepremier Antonio Tajani, dal mimstro Gilberto Pichetto Fratin e dalla sua vice Vannia Gava.

L’innesco dell’esplosione – pare – in un generatore elettrico che alimentava una turbina, al nono piano sotterraneo della centrale, a 30 metri di profonditĂ . Almeno dieci le persone ustionate, un numero probabilmente destinato ad aumentare.

In serata, arriva la telefonata di Sergio Mattarella al presidente di Regione. Il Capo dello Stato chiede a Stefano Bonaccini “il perchĂ©” della tragedia. Finora ignoto. Mentre emergono particolari sui lavoratori impegnati nella manutenzione, quasi tutti di ditte esterne, nella centrale Enel esplosa.

Un primo chiarimento, dal prefetto. “E’ un pomeriggio tristissimo per Camugnano e tutta la provincia di Bologna, una sciagura veramente immane. Si trattava di lavori non di manutenzione ma di messa in opera di adeguamenti della centrale e purtroppo una turbina è esplosa“. Lo ha detto, a ‘Étv Rete 7’, il prefetto di Bologna Attilio Visconti.

L’amministratore delegato di Enel Green Power Salvatore Bernabei – fa sapere l’azienda – è arrivato sul posto dell’esplosione all’interno di un impianto ove ora chiarisce che avvenissero “lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era giĂ  terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l’incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo”.

Le centrali idroelettriche italiane, riguardo alle necessitĂ  di sicurezza che vi devono essere osservate, è oggetto di un recente fact sheet dell’Inail, che elenca minuziosamente le difficoltĂ  operative in ambienti chiusi come quelli ove si è consumata l’esplosione. L’inchiesta partita dopo i fatti dovrĂ  chiarire se Enel e le tre aziende incaricate hanno osservato tutti gli obblighi di legge per la sicurezza dei lavoratori durante le operazioni.

Da chiarire anche il ruolo e le funzioni delle persone presenti al momento dell’esplosione, a partire da quelle decedute. Sono Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese, 45enne; Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe in provincia di Taranto, 73enne; Vincenzo Franchina, 36enne, di Sinagra in provincia di Messina. Singolare, tra questi, la presenza di Pisano, per la sua etĂ  sicuramente pensionato: finora non è stato chiarito chi lo avesse contrattualizzato per essere lì.

Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dĂ  questa idea”. Così Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parla dell’intervento ancora in corsi a 24 ore dall’esplosione nella centrale Enel.

Una situazione, fa capire Cari, che diventa di ora in ora sempre piĂą difficile, limitando sempre piĂą la capacitĂ  di manovra dei soccorritori. “L’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo giĂ  a 40 centimetri al piano -8 dove siamo con le squadre di ricerca. Ma sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori. A entrare è proprio l’acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina. Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilitĂ  di mettersi al sicuro”.





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