Politica

PRIMA PAGINA – Il campo largo adesso è nel centrodestra

di Giuseppe Ariola -


Pd e Movimento 5 Stelle sono riusciti nell’impresa che si erano prefissati, campo largo doveva essere e campo largo sarà, anche se non a sinistra ma nel centrodestra. A ben guardare, quindi, il capolavoro di Elly Schlein e Giuseppe Conte in Basilicata è tanto più grande di quanto ci si potesse immaginare. Dopo il passo indietro di Domenico Lacerenza, la cui candidatura era stata imposta dai grillini ma osteggiata da parte del Pd lucano che spingeva per l’investitura di Angelo Chiorazzo, la situazione è letteralmente precipitata. Nelle ore che hanno portato all’individuazione di un nuovo candidato, il presidente della provincia di Matera Piero Marrese, il Movimento 5 Stelle – accusa Carlo Calenda – avrebbe posto un veto all’ingresso di Azione nella coalizione, al punto che la stessa segretaria del Pd si sarebbe resa addirittura irraggiungibile al telefono. Ecco, dunque, che dopo Matteo Renzi anche il leader di Azione ufficializza il proprio sostegno al governatore uscente del centrodestra Vito Bardi. Già questo è materiale sufficiente per una fiction sull’autolesionismo, ma non è tutto, perché nel frattempo anche Angelo Chiorazzo è tornato in corsa con l’appoggio di alcune liste civiche di sinistra.
Riassumendo: il centrodestra incassa il sostegno di Italia Viva e Azione, mentre l’altro schieramento non solo perde i due partiti centristi, ma addirittura l’appoggio di parte della sinistra. Un capolavoro dei principali artefici del campo largo. Tanto che i partiti dell’attuale maggioranza di governo gongolano per un risultato che non ha comportato loro alcuno sforzo ed evidenziano come sia il centrodestra l’unica e vera casa dei centristi e dei moderati. E se dal movimento di Renzi si punta il dito contro la ‘strategia suicida del Pd’, reo di aver assecondato le pretese grilline, gli uomini di Calenda, a partire dall’ex presidente della Regione Marcello Pittella (che per la foga si è anche reso protagonista di uno scivolone proponendo un esempio con l’olocausto, per il quale si è poi scusato), insistono nel dirsi increduli per il trattamento ricevuto.
Una cosa è certa, a sinistra continuano a farsi male da soli e alle elezioni regionali in Basilicata la coalizione a sostegno di Bardi sarà difficilmente contrastabile. Bisognerà vedere se queste alleanze si confermeranno anche in futuro o se la scelta dei due partiti centristi è destinata a restare un caso isolato. Di certo, finché Pd e Movimento 5 Stelle andranno a braccetto a sinistra non ci sarà nessun campo largo.


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