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Il dragoncello – Memorie Aromatiche

di Gianluca Pascutti -


DRAGONCELLO

ORIGINE

Il dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Asia centrale, probabilmente della Siberia meridionale o della Mongolia. È imparentato con l’artemisia e noto fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali e culinarie.

Fu introdotto in Europa intorno al XIV secolo, forse dagli Arabi o dai Crociati.

  • Il nome e la tradizione popolare lo collegano alla protezione dai morsi dei serpenti e dei draghi: veniva piantato nei giardini monastici per proteggere la casa da spiriti maligni, serpenti e malattie.
  • In Francia divenne un ingrediente nobile, base dell’aceto aromatizzato “à l’estragon”, divenendo parte integrante della cucina classica francese.
  • In medicina popolare, veniva utilizzato per stimolare l’appetito e come rimedio contro l’insonnia.

ETIMOLOGIA DEL NOME

Il nome “dragoncello” deriva dal latino medievale dracunculus, diminutivo di draco = “drago”, che indica sia la forma serpeggiante delle sue radici, sia la sua antica fama di pianta magica contro i veleni.

Nomi simili si trovano in molte lingue: estragon (francese), tarragon (inglese), tutti con riferimento al piccolo drago.

EFFETTI BENEFICI SULLA SALUTE

Il dragoncello è ricco di oli essenziali (estragolo, ocimene), flavonoidi, acido caffeico, vitamine A, C e del gruppo B. È noto per le sue proprietà stimolanti, carminative, antispasmodiche e antisettiche.

Proprietà principali:

  • Digestivo e carminativo
    Migliora la digestione, riduce gonfiore, gas e crampi addominali.
  • Stimolante dell’appetito
    Utile in caso di inappetenza, convalescenza, anemia.
  • Antinfiammatorio e antisettico
    Ha effetto disinfettante per la bocca e il cavo orale.
  • Sedativo naturale
    In infuso, favorisce il sonno leggero e il rilassamento muscolare.
  • Regolatore mestruale
    Utilizzato in erboristeria per lenire i dolori mestruali.

Usi consigliati:

  • Infuso delle foglie: per digestioni lente o tensioni nervose.
  • Tintura madre (sotto controllo professionale): come tonico digestivo.
  • Uso culinario (fresco o secco): nei piatti a base di uova, pesce, pollame, per insaporire aceti e burri aromatizzati.
  • Collutori naturali o decotti leggeri: per afte e gengive irritate.

CONTROINDICAZIONI

  • L’olio essenziale contiene estragolo, potenzialmente tossico in grandi quantità: va evitato in gravidanza e allattamento, e mai usato puro.
  • Il dragoncello non è indicato per chi ha patologie epatiche croniche o assume farmaci metabolizzati dal fegato.

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