Attualità

Il Papa “licenzia” il vescovo tradizionalista

di Cristiana Flaminio -


Papa Francesco licenzia il vescovo tradizionalista. Il pontefice ha silurato monsignor Joseph Edward Strickland, che non reggerà più il governo della diocesi di Tyler, in Texas. Di fronte a una precisa richiesta di dimissioni, il vescovo texano ha risposto picche “costringendo” la Santa Sede a rimuoverlo d’imperio. Il presule, 65 anni, è arrivata a distanza di qualche mese dalla visita apostolica disposta dallo stesso Papa Francesco ed eseguita a giugno scorso. Come si legge sui media vaticani, dall’indagine, condotta dal vescovo di Camden Dennis Sullivan e dal vescovo emerito di Tucson, Gerald Kicanas, sarebbe emersa la necessità di giubilare Strickland.

Sulle ragioni che hanno spinto Papa Francesco a licenziare il vescovo tradizionalista vige il proverbiale riserbo della Chiesa. Accompagnato dalle altrettanti proverbiali chiacchiere che riferiscono di un’incompatibilità di fondo tra le posizioni di monsignor Strickland e il “nuovo corso” avviato a Roma da Bergoglio. Momentaneamente, come ha riferito Daniel Nicholas DiNardo, cardinale e arcivescovo metropolita di Galveston-Houston, la diocesi sarà affidata alle cure di Joe Vasquez, vescovo di Austin, che si occuperà di rivestire la carica di amministratore apostolico della diocesi di Tyler. Il vescovo Joseph Edward Strickland rimane a disposizione della Chiesa. In attesa di altro incarico. Nel frattempo, però, resta una delle voci più ascoltate nell’area più tradizionalista dei fedeli. Specialmente in America. Dove le sue posizioni sono molto ascoltate e suscitano polemiche dentro e fuori la Chiesa. Strickland, infatti, è molto attivo sui social. E una delle sue ultime uscite, stando a quanto sussurrano i “conservatori”, avrebbe mandato il Vaticano fuori dai gangheri. Su Twitter, tra le altre cose, aveva bollato come “farsa” il sinodo e il dibattito sull’apertura alla fine dell’obbligo del celibato per i sacerdoti e alle diaconesse. Avevano fatto molto discutere, inoltre, le sue posizioni contro il vaccino anti Covid, un “no” motivato da ragioni etiche e dovuto alle presunte sperimentazioni sui tessuti fetali.


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