In Usa il fungo killer cinese: ricerca o politica?
Le micotossine hanno un impatto anche sugli animali, inducendoli a rifiutare il cibo o a sviluppare diarrea, emorragie e irritazioni cutanee
Un fungo rischia di far deteriorare ulteriormente le relazioni tra Cina e Stati Uniti. Due ricercatori cinesi avrebbero introdotto negli Usa un agente biologico, considerato pericoloso, per studiarlo nei laboratori dell’Università del Michigan. Le accuse a carico di Yunqing Jian, 33 anni, e Zunyong Liu, 34 anni, sono pesantissime. Si va dalla cospirazione per commettere reati o truffare gli Stati Uniti alle false dichiarazioni e frodi per ottenere il visto.
Un agente pericoloso
Il “Fusarium graminearum” viene descritto in un documento dell’Fbi come “potenziale arma di agro-terrorismo”, nocivo per le coltivazioni di riso, orzo e mais . Inoltre è ritenuto “responsabile per miliardi di dollari di perdite a livello economico ogni anno nel mondo”.
Negli Stati Uniti centrali e nelle Grandi Pianure settentrionali sono state pari a 2,7 miliardi di dollari tra il 1998 e il 2000.
L’accusa di Kash Patel
“Il Partito comunista cinese continua a dispiegare agenti e ricercatori per infiltrare le nostre istituzioni e prendere di mira le nostre forniture alimentari”, ha detto a Fox News il direttore dell’Fbi, Kash Patel. E “introdurre illegalmente un noto agente di agroterrorismo negli Usa non è solo una violazione della legge ma rappresenta anche una minaccia diretta per la sicurezza nazionale”.
Jian, che lavora al Molecular Plant-Microbe Interaction Laboratory dell’Università del Michigan, è stata fermata dall’Fbi e resta agli arresti, stando a quanto riportato dall’emittente.
Per le autorità americane, il governo di Pechino ha finanziato sue ricerche in Cina. Liu, ricercatore della Zhejiang University, non è al momento negli Usa. Avrebbe cercato di portare negli Stati Uniti nel luglio del 2024 vari campioni durante un viaggio effettuato con un visto turistico, mentendo in un primo momento all’arrivo all’aeroporto di Detroit prima di parlare di ricerche nel laboratorio dell’Università del Michighan dove lavorava la collega.
Il ruolo dei ricercatori
Nella denuncia penale non si sostiene che gli imputati, che secondo gli investigatori avevano una relazione, fossero intenzionati a diffondere il fungo al di fuori del laboratorio, ma che Liu, pur essendo a conoscenza delle restrizioni sul materiale, lo abbia deliberatamente nascosto nel suo zaino.
Bocche cucite al ministero degli Esteri cinese. Il portavoce, Lin Jian, al Global Times ha affermato di non essere a conoscenza del caso. “Il governo cinese ha sempre chiesto ai cittadini cinesi all’estero di rispettare rigorosamente le leggi e i regolamenti locali”, ha aggiunto, promettendo “tutela per gli interessi e i diritti legittimi dei cinesi all’estero”.
I potenziali danni del fungo
Le micotossine hanno un impatto anche sugli animali, inducendoli a rifiutare il cibo o a sviluppare diarrea, emorragie e irritazioni cutanee. Recenti studi hanno dimostrato che il Fusarium graminearum sta diventando “sempre più resistente” ai fungicidi, il che ha indotto gli esperti ad individuare nuove soluzioni “per colpire efficacemente il Fusarium graminearum e ridurre la capacità del patogeno di biosintetizzare micotossine”.
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