L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Eventi

L’IA per la fruizione e l’interpretazione di un patrimonio culturale da 1.100 miliardi di euro

di Angela Arena -


Il mare non è più in cima alla classifica delle mete italiane maggiormente ambite dai viaggiatori stranieri che, per il quarto anno consecutivo, hanno scelto il Belpaese principalmente per le sue bellezze storiche, architettoniche ed artistiche.

A rivelarlo è uno studio effettuato da Isnart-Unioncamere per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, secondo cui nel 2025, circa il 65% delle presenze turistiche forestiere sarebbe motivato da esperienze culturali.

Turismo culturale in crescita in Italia

Con oltre 60 siti UNESCO, tra musei ed itinerari culturali che raccontano secoli di storia, lo Stivale può essere considerato una vera e propria superpotenza culturale, superata solo dalla Cina, esercitando un appeal irresistibile sui viaggiatori di tutto il mondo: secondo il World Economic Forum, l’Italia è tra i primi Paesi a livello globale per attrattività turistica grazie al suo inestimabile patrimonio culturale ed ambientale.

Secondo gli ultimi dati disponibili della Ragioneria Generale dello Stato il patrimonio pubblico culturale e paesaggistico del Belpaese supera i 1.100 miliardi di euro rappresentando un driver fondamentale per l’economia, un potenziale che, tuttavia, resterebbe ancora inespresso se solo guardiamo al Louvre che genera più entrate di tutti i musei italiani messi insieme: uno studio di PwC rivela che Francia e Regno Unito riescono a ottenere ritorni economici fino a 7 volte superiori rispetto all’Italia dalla gestione del proprio patrimonio culturale.

Appare evidente che il nostro Paese, nonostante la sua ricchezza in termini culturali ed ambientali, continua ad investire meno della media europea nella valorizzazione del proprio patrimonio, con una spesa pubblica, per la cultura, che attualmente è pari a circa l’1,6% del PIL, ovvero, ancora al di sotto della media UE del 2,3%.

Anche la presidente di Isnart, Loretta Credaro, in un comunicato stampa ufficiale ha invitato a rafforzare le strategie di valorizzazione del patrimonio culturale come leva di crescita, anche per i territori meno conosciuti, veri scrigni di bellezza e identità.

Intelligenza artificiale e cultura: un binomio per la valorizzazione del patrimonio

L’intelligenza artificiale (IA), tecnologia concreta e trasversale, potrebbe rappresentare una delle frontiere più innovative per la fruizione e l’interpretazione del nostro patrimonio culturale, essendo capace di trasformare il modo in cui le istituzioni culturali lo gestiscono, rendendolo più accessibile, sia fisicamente che digitalmente. E’ sarà proprio questo il focus su cui si incentrerà il convegno di domani, mercoledì 16 ottobre presso l’Università IULM di Via dei Montecatini 17, storica istituzione situata nella splendida cornice del centro storico romano.

L’incontro, gratuito ed aperto al pubblico, è previsto per le ore 16:30 e sarà introdotto dal Prof. Paolo Proietti, Prorettore al polo di Roma dell’Università IULM, e dopo l’apertura dei lavori a cura del Prof. Davide Mezzino del Dipartimento di Studi Umanistici, interverranno alcuni tra i maggiori esperti di settore tra cui: il Prof. Pier Paolo Maria Menchetti, Presidente CSAIA (centro studi avanzati per l’ intelligenza artificiale) ETS e co-Director International School on AI Technology and Law, Ettore Majorana Foundation, ERICE; la Dott.ssa Paola Arena, Chief Technology Officer (CTO) Yookye e AI Expert, Dipartimento Arts and Humanities CSAIA (cetro studi avanzati per l’intelligenza artificiale); il Prof. Renato Grimaldi, Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa “Luciano Gallino”, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università di Torino; il Dott. Bartolomeo Pietromarchi, GAFA Guangzhou Academy of Fine Arts e Università IULM; la Dott.ssa Adele Magnelli, Direttore Creativo, ETT SpA.
La sessione si concluderà con un aperitivo finale.

Leggi anche: AI AI AI! No redattore? Ahi ahi ahi!


Torna alle notizie in home