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LA GHIGLIOTTINA – La morte ti fa bella ma “sospesa”, punita per il video con il cadavere

di Frida Gobbi -


Vi ricordate La morte ti fa bella, il celebre film? Ecco, qui siamo di fronte a Il morto ti fa bella. Noi facciamo black humour (anche perché è in sintonia con il titolo della nostra rubrica) ma la (lugubre) realtà supera sempre la fantasia: la coordinatrice del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi ha pubblicato su Facebook una foto che la ritraeva tutta sorridente mentre ricuciva parti del cadavere di un uomo sottoposto ad autopsia. Risultato? E’ stata sospesa dal servizio per sei mesi e non prenderà lo stipendio. La foto incriminata era corredata da una bella didascalia per celebrare la Festa dei lavoratori: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un artista. Buon primo maggio a tutti”. Lei invece lavorava con tutto il corpo, quello di un morto.

La morte ti fa bella, a caro prezzo

Il procedimento disciplinare per violazione del Codice di comportamento della Asl ci sta tutto, per carità. Ma dovremmo riflettere su cosa spinge una persona apparentemente normale a ritenere una bella idea fare un post sui social mentre con sorriso a 32 denti, ago e filo ricuce un cadavere. Qui siamo ben oltre il cattivo gusto o il gusto dell’orrido. Qui siamo alla spettacolarizzazione senza pietà, a tutti i costi. Anzi al costo di sei stipendi.


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