Salute

L’ortica – Memorie Aromatiche

di Gianluca Pascutti -


L’ORTICA

ORIGINE

L’ortica (Urtica dioica) è una pianta erbacea perenne, presente in modo spontaneo in Europa, Asia, Nord Africa e America settentrionale. Cresce lungo i sentieri, ai margini dei boschi, nei terreni ricchi di azoto, e spesso vicino alle abitazioni rurali.

Nonostante la sua fama di pianta “pungente”, l’ortica ha una lunga storia di rispetto e utilizzo:

  • Gli antichi egizi la usavano per curare dolori articolari.
  • I Romani se ne servivano per massaggi stimolanti (urticazioni volontarie per scaldare i muscoli).
  • Nel Medioevo era considerata una delle erbe più complete, nutriente e medicinale: veniva raccolta per preparare zuppe primaverili depurative e per uso esterno in caso di ferite, ulcere, reumatismi.
  • Anche la medicina popolare contadina l’ha usata per secoli come tonico del sangue e fertilizzante per il suolo.

ETIMOLOGIA DEL NOME

Il nome “ortica” deriva dal latino “urtica”, da “urere” = bruciare, per la sensazione urticante che provocano i peli presenti sulla pianta.
Il suo nome scientifico, Urtica dioica, indica la sua natura urticante e il fatto che possiede fiori maschili e femminili su piante separate (dioica).

EFFETTI BENEFICI SULLA SALUTE

L’ortica è una vera miniera di principi attivi, tanto da essere considerata un superfood dalle antiche e moderne scienze erboristiche.
Contiene: vitamine A, C, K, minerali (ferro, silicio, calcio, magnesio), clorofilla, flavonoidi, acido folico, fitosteroli e sostanze antinfiammatorie.

Proprietà principali:

  • Rimineralizzante e antianemica
    Ideale per chi soffre di stanchezza, carenze di ferro, astenia.
  • Depurativa e diuretica
    Favorisce l’eliminazione delle tossine, utile in caso di ritenzione idrica e acne.
  • Antinfiammatoria e antidolorifica
    Ottima per artrite, dolori muscolari, reumatismi.
  • Tonico del cuoio capelluto
    Rafforza capelli e unghie; contro la caduta dei capelli.
  • Stimolante della produzione di latte materno (galattogoga), secondo la tradizione erboristica.

Usi consigliati:

  • Infuso di foglie: ottimo come tonico primaverile.
  • Tintura madre: in gocce, per depurazione profonda.
  • Decotto: per impacchi su ferite e dolori articolari.
  • Alimentazione: foglie giovani in frittate, minestre, risotti, gnocchi.
  • Macerato fermentato: anche come fertilizzante naturale in agricoltura.

CONTROINDICAZIONI

  • Non usare in caso di insufficienza renale o cardiaca senza controllo medico.
  • Attenzione in gravidanza (può avere effetti stimolanti sull’utero).
  • Evitare la raccolta lungo strade trafficate: accumula sostanze tossiche dai terreni.

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