Malpezzi al pranzo con Crosetto: telefono senza fili Pd-governo
Scalpore nel campo largo per il Pd che accetta di confrontarsi con il ministro del governo Meloni in vista dell'assemblea Nato
La parlamentare dem Simona Malpezzi nella bufera del travagliato campo largo: le sue recenti parole hanno creato scompiglio, malumori e sotterranee polemiche oltre a “distinguo” e precisazioni.
Il caso Malpezzi
Le parole della senatrice Pd, componente della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato, sono diventate un caso perché ha dichiarato di partecipare a un pranzo con il ministro della Difesa Guido Crosetto, nonostante la manifestazione prevista contro il riarmo militare, a cui invece ha detto che non parteciperà. Malpezzi ha spiegato che il pranzo era programmato da tempo e che è importante confrontarsi con il ministro, soprattutto in qualità di rappresentante italiana all’Assemblea parlamentare della Nato, dove lavora su dossier importanti come quello sulla “Pace giusta e duratura in Ucraina” che presenterà a ottobre in Slovenia. Ha inoltre sottolineato che il Pd come partito non aderisce alla manifestazione contro il riarmo, anche se ci saranno singoli esponenti presenti.
Le reazioni polemiche sono specchio della divisione interna sul tema della difesa e del riarmo, con Malpezzi che rappresenta una posizione più istituzionale e di dialogo con il governo, mentre altri esponenti si schierano contro il riarmo e la militarizzazione. Un dibattito nel partito e nel campo progressista sul modo di affrontare la politica della difesa e la partecipazione alle iniziative di protesta.
Il pranzo al ministero
Il pranzo organizzato dal ministro della Difesa Guido Crosetto è una colazione informale rivolta alla delegazione parlamentare italiana dell’Assemblea parlamentare della Nato, composta da diciotto eletti di maggioranza e opposizione, tra cui nove senatori e sette deputati, più il presidente e il vice presidente dell’assemblea. L’incontro, oggi a Palazzo Baracchini, alla vigilia del vertice Nato previsto all’Aia la settimana successiva.
Le sedie vuote, le sedie occupate
Al pranzo hanno detto pubblicamente no i parlamentari 5Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra. I pentastellati Mariolina Castellone e Luciano Cantone hanno motivato il rifiuto come un diritto e hanno criticato Crosetto per aver definito “incivile” la loro assenza, sottolineando che preferiscono un confronto trasparente nelle sedi istituzionali piuttosto che in incontri informali. Anche il senatore di Avs Peppe De Cristofaro ha confermato la non partecipazione, dichiarando di avere un impegno a Milano e di non aver mai inteso partecipare, criticando l’iniziativa come poco chiara.
Di contro, il Pd ha confermato la partecipazione al pranzo con Malpezzi, Alberto Losacco e Nicola Carè. Forse, nel centrodestra incerta la presenza di alcuni esponenti leghisti.
Telefono senza fili Pd-governo
Come nel gioco che tutti hanno fatto da bambini, continua sottotraccia un limitato confronto a distanza Tra il Pd e il governo. Nonostante le smentita, numerosi i segnali di contatti tra sherpa sul terzo mandato, la legge elettorale, le mosse di politica estera. Come nel gioco dell’infanzia, difficile accertare quali parole reali, ogni volta, arrivano agli interlocutori di questa partita.
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