Esteri

Medvedev minaccia la rappresaglia nucleare. Zelensky chiede munizioni

di Ernesto Ferrante -


Dmitry Medvedev spaventa Kiev. Se l’Ucraina dovesse usare missili a lunga gittata forniti dall’Occidente contro postazioni di lancio in Russia, Mosca potrebbe rispondere con armi nucleari. Lo ha scritto l’ex presidente sul suo canale Telegram. Una mossa del genere potrebbe essere considerata una “aggressione contro la Federazione russa con armi convenzionali che metta a rischio la stessa esistenza dello Stato”, e quindi farebbe scattare una rappresaglia nucleare, ha avvertito Medvedev. “Tutti gli eredi di Hitler, Mussolini, Pétain e gli altri che oggi in Europa sostengono i nazisti a Kiev, devono ricordarlo”, ha concluso il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.

“I leader europei garantiscano il milione di munizioni promesse l’anno scorso”. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della conferenza stampa seguita al bilaterale, tenutosi stamane a Tallin, con la sua omologa estone, Kaja Kallas. Zelensky ha esortato gli alleati a passare dalle parole ai fatti. L’ex comico, inoltre, ha ribadito che il suo paese necessita di ulteriori concrete garanzie sulla futura adesione alla Nato e all’Ue, ritenute le uniche ipoteche di sicurezza a lungo termine.

“Ci sono cittadini che sono andati all’estero in violazione delle regole dello stato ucraino. Questi uomini, se hanno l’età per la mobilitazione, dovrebbero essere in Ucraina e aiutare l’Ucraina. Si tratta di una questione etica e morale. Chi rimane in Ucraina continua ad aiutare il paese anche non andando a combattere in prima linea. Se vogliamo salvare l’Ucraina e l’Europa, ciascuno si deve porre una domanda sull’entità del proprio contributo all’Ucraina”, ha continuato il presidente.

La Kallas ha rivolto un altro invito ai partner europei e della Nato a seguire l’esempio dell’Estonia, che tra il 2024 e il 2027 assegnerà all’Ucraina lo 0,25% del Pil. “Speriamo che questo sia un esempio da seguire per gli altri, perché, come ha detto lo storico Timothy Snyder, sangue, sudore e lacrime sono ciò che è l’Ucraina. E oggi ci viene richiesto di avere una chiara comprensione di questo e l’autodeterminazione, nonché una ridistribuzione competente delle risorse al fine di fornirle all’Ucraina in modo che possa provvedere adeguatamente a se stessa”, ha proseguito.

Zelensky, nel discorso alla plenaria straordinaria del Riigikogu, il parlamento unicamerale estone, ha dichiarato che “la libertà deve essere in grado di vincere nei confronti dalla tirannia”. Il numero uno ucraino, è poi andato a Riga per incontrare le autorità della Lettonia.

Più di 1 miliardo di dollari di missili a spalla, droni kamikaze e dispositivi per la visione notturna che gli Stati Uniti hanno inviato in Ucraina non sono stati adeguatamente tracciati dai funzionari americani.

A rivelarlo è un nuovo rapporto del Pentagono diffuso dal New York Times. Il dossier solleva preoccupazioni in un momento in cui il Congresso sta discutendo se inviare o meno maggiori aiuti militari. Il documento dell’ispettore generale del dipartimento della Difesa non offre alcuna prova che le armi siano state utilizzate in modo improprio dopo essere state spedite a un hub logistico militare statunitense in Polonia o inviate sui campi di battaglia. Tuttavia, ha scoperto che i funzionari della Difesa e i diplomatici americani a Washington e in Europa non sono riusciti a rendere conto in modo rapido o completo di quasi 40mila armi che per legge avrebbero dovuto essere attentamente monitorate perché la loro tecnologia sensibile e le dimensioni relativamente piccole le rendevano “appetitose” per i contrabbandieri.

Le forze russe starebbero preparando un’offensiva su Chasiv Yar, centro abitato del Donbass poco a est di Bakhmut, secondo il comandante in capo delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi. “Il nemico sta cercando di creare condizioni favorevoli per un’offensiva su Chasiv Yar e ripristinare la posizione perduta nelle aree della cascata di laghi a est di Klishchiivka e Kurdiumovka, per le quali sono coinvolte unità di truppe aviotrasportate e unità di fucilieri motorizzati della Flotta del Nord”, ha reso noto su Telegram.

Nella giornata di domenica, l’Ucraina e la Svizzera ospiteranno circa 120 consiglieri per la sicurezza nazionale domenica nella località turistica svizzera di Davos. L’incontro, che si svolge in vista del Forum economico mondiale che inizierà il giorno successivo, è il quarto di questo tipo e il più grande finora, dopo quelli di Copenaghen, Gedda e a Malta.


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