Cultura & Spettacolo

Montecarlo, “Couleurs!”: trionfo di colore ed eleganza d’arte italiana

Una “passeggiata cromatica” in mostra al Grimaldi Forum di Montecarlo, col Belpaese che ha scritto pagine tra le più intense del Novecento

di Mattia Carlin -


A Montecarlo, dove il mare incontra l’architettura scintillante e ogni dettaglio riflette un’idea di bellezza, l’estate si accende di arte. Al Grimaldi Forum, spazio espositivo sospeso tra trasparenze e geometrie sul lungomare del Larvotto, va in scena una mostra che non si guarda soltanto: si attraversa. Si intitola Couleurs! Capolavori del Centre Pompidou, e resterà aperta fino al 31 agosto, per quasi due mesi (inaugurazione lo scorso 8 luglio 2025) di pura immersione nel colore. Un invito, quasi sensoriale, a vivere il colore come protagonista assoluto della creazione artistica.

Il percorso espositivo si sviluppa come una vera e propriapasseggiata cromatica”, curata con eleganza e rigore da Didier Ottinger, uno dei nomi più autorevoli della scena curatoriale europea. In mostra, una selezione di circa cento opere provenienti dalle collezioni del Centre Pompidou – Musée national d’Art moderne, che raccontano il modo in cui il colore ha progressivamente conquistato lo spazio, la forma e infine il pensiero, dalla prima astrazione alle avanguardie più libere.

Artisti presenti

Tra le presenze più emblematiche: Kandinskij, con i suoi equilibri spirituali tra forma e suono; Delaunay, che trasforma la luce in movimento; Yves Klein, immerso in un blu che è al tempo stesso materia e assenza. Accanto a loro, in un dialogo raffinato e potente, si inserisce l’arte italiana, che nella grammatica del colore ha scritto pagine tra le più intense del Novecento.

Il taglio preciso e silenzioso di Lucio Fontana apre il quadro a nuove profondità. Il gesto, netto e teatrale, non nega il colore: lo trascende, lo fa vibrare nel vuoto. Carla Accardi, con i suoi segni fluttuanti e traslucidi, immerge lo sguardo in un universo leggero e al tempo stesso radicale, dove il colore si fa linguaggio, energia, identità. Le superfici bruciate e polverose di Alberto Burri raccontano invece un colore che soffre, che arde, che pulsa come pelle viva, dando materia alla memoria.

La peculiarità

La mostra non si impone, ma seduce. I toni sono vibranti ma mai aggressivi; il ritmo espositivo lascia spazio al silenzio, allo sguardo, al respiro. Ogni sala si apre come un capitolo autonomo, in cui il colore si fa tema e variazione: luce pura, grido politico, riflesso interiore, astrazione totale. Il Grimaldi Forum, con la sua architettura leggera e solare, amplifica l’esperienza, trasformando ogni passaggio in un momento percettivo.

Fuori dalle sale, Montecarlo offre la sua cornice ideale: tra giardini sospesi, terrazze affacciate sul Mediterraneo, e altri eventi culturali che rendono il Principato un punto di incontro tra arte, design, storia e visione. In parallelo alla mostra, infatti, si svolgono esposizioni tematiche, installazioni a cielo aperto, retrospettive dedicate al costume e all’ambiente, che rendono l’esperienza culturale ancora più ricca e diffusa.

Montecarlo che affascina col Belpaese

Couleurs! non è una mostra da visitare, ma da vivere. È una sinfonia visiva in cui ogni artista, ogni tela, ogni tonalità partecipa a una narrazione più grande: quella del colore come forza creativa primaria. E dentro questa sinfonia, l’arte italiana non è una nota marginale, ma un accento essenziale, capace di unire rigore e pathos, materia e spirito, gesto e silenzio.

In un tempo che tende al grigio, questa mostra è un atto di fiducia nello splendore.


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