Cronaca

Morte di Maria Ciro: la madre indagata per omicidio colposo

di Priscilla Rucco -

Una veduta esterna dell'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, 27 luglio 2025. La salma della bambina di 11 anni morta all'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo è stata portata all'istituto di medicina legale del Policlinico per l'autopsia. Secondo quanto si apprende, in passato era stata ricoverata all'ospedale dei Bambini più volte perché soffriva di crisi epilettiche resistenti ai farmaci. A portare la bimba in ospedale sono stati la madre e il compagno che sono poi stati sentiti dalla polizia. I genitori sono separati. Il padre è stato informato delle condizioni della figlia e si è precipitato al nosocomio. La 11enne viveva con la madre, il nuovo compagno e i fratellini. ANSA/IGOR PETYX


Tragedia avvenuta a Palermo, dove una bambina di 11 anni, Maria Ciro è stata portata dalla madre e dal compagno della donna, presso l’Ospedale Buccheri La Ferla. La ragazzina, appena arrivata al nosocomio, era già in arresto cardiaco; nonostante i tentativi disperati dei medici, per Maria non c’è stato nulla da fare. La piccola presentava indumenti bagnati, probabilmente da liquido -presumibilmente benzina-, ma anche da segni sospetti, principalmente sul collo, che hanno portato i medici a segnalare l’accaduto. Lividi presenti e sparsi anche sul corpo che ora sarebbero al vaglio della Polizia. Forze dell’ordine che sono state allertate dai sanitari dell’ospedale che sono intervenuti immediatamente, ascoltando i genitori. La dinamica dell’incidente, riportata dalla madre della minore, sarebbe quella dell’incidente avvenuto mentre l’undicenne si trovava con la famiglia. Già in passato Maria sarebbe ricorsa alle cure di due ospedali: il Buccheri La Ferla e il Di Cristina, per una patologia di cui soffriva. I problemi neurologici riportati dalla mamma, a quanto si apprende sarebbero una grave forma di encefalopatia (era paralizzata) e da una forma aggressiva di epilessia, con conseguenti attacchi (e quindi una possibile spiegazione delle echimosi presenti sul corpo della ragazzina). Anche il padre di Maria, appena informato della situazione, è corso subito presso l’Ospedale Buccheri La Ferla. Gli investigatori escluderebbero l’omicidio, anche se inizialmente gli investigatori avevano pensato che la morte di Maria, fosse avvenuta per via violenta. Su disposizione della Procura, la Polizia ha sequestrato la cartella clinica e sarebbe avvenuto il sequestro dell’abitazione (una palazzina ad un piano), dove Maria viveva con la madre, il compagno di questa e i fratellini, oltre ad una bottiglia di benzina. L’intera famiglia è stata messa sotto il controllo degli psicologi e degli assistenti sociali del Comune (assessorato guidato da Mimma Calabrò), che si occuperanno anche degli altri 4 figli -che la mamma di Maria ha avuto- che sono stati tutti urgentemente trasferiti, in accordo con l’equipe degli assistenti sociali e la Procura di Palermo, presso una casa famiglia, anche a seguito dei controlli effettuati dagli agenti e a quanto riferito, la famiglia, che abita nella zona della stazione centrale, vivrebbe in condizioni di degrado. La salma della bambina è stata portata presso l’istituto di medicina legale del Policlinico dove in queste ore sarà effettuata l’autopsia che potrà chiarire in via definitiva, le dinamiche della morte della piccola Maria e soprattutto se la stessa sia giunta per una possibile ingestione di benzina (i lividi rinvenuti sul collo potrebbero essere un tentativo vano di primo soccorso), o se Maria sia deceduta per cause naturali. La mamma di 31 anni, di Maria e il compagno, oltre che al padre, sono stati ascoltati per tre ore presso la Questura. Attualmente la madre che ha confermato “Ho fatto di tutto per salvarla. Ero in casa. Mia figlia ha avuto crisi epilettiche ed ha avuto un attacco” e allo stato attuale, la madre è stata indagata per omicidio colposo, considerato come atto dovuto. Si cerca di ricostruire la dinamica dell’incidente, al fine di appurare se la mamma di Maria, si trovasse a casa. Da quanto comunicato dalla madre, Maria si sarebbe sentita male e sarebbe stata condotta subito in ospedale. Si segue anche la pista dell’incidente e della bottiglietta contenente benzina, che sia stata data accidentalmente, data da uno dei fratelli più piccoli, a Maria.


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