Esteri

Mosca avverte l’Occidente sull’invio di truppe in Ucraina. Doppio rifiuto per Biden

di Ernesto Ferrante -


“L’Occidente sta giocando con il fuoco. Se gli aerei americani sorvoleranno la Russia, l’esercito russo farà in modo che brucino e cadano”. A lanciare l’avvertimento è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, bollando come “comportamento davvero irresponsabile” il possibile invio in territorio ucraino di truppe occidentali ipotizzato del presidente francese Emmanuel Macron. Peskov ha menzionato “i carri armati americani che guidano fino a un certo punto e poi bruciano perché li distruggiamo”.

Il portavoce di Putin ha poi aggiunto che “russi e americani non sono nemici, e in Russia non c’è un sentimento di antiamericanismo”, ma “non ci piacciono quei leader e politici americani che dicono che faranno di tutto per far fallire il nostro Paese”.

Dello stesso tenore le parole della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. “La Russia, ha puntualizzato, non pianifica alcun attacco allo scopo di aggredire direttamente o indirettamente qualcuno o scatenare conflitti con altri: Nato, Washington, Ucraina o chiunque. Né ha mai avuto piani di questo tipo. In contrasto con ciò, l’Occidente punta la Russia come una minaccia diretta”.

“Gli abitanti dei paesi Nato, ha proseguito, devono però realizzare che qualsiasi minaccia alla sicurezza del nostro paese non resterà senza rappresaglia”. Per Zakharova, le esercitazioni della Nato note come Nordic Response, sono “azioni di natura aggressiva, provocatoria”. “Certamente vediamo come la spirale dell’escalation stia aumentando”, ha concluso.

Dichiarazioni pesanti che arrivano a distanza di qualche ora da quelle del direttore dei servizi di sicurezza estera dell’Svr russi, Sergei Naryshkin, secondo cui “l’alto livello di irresponsabilità politica” dimostrato dai leader europei, sta spingendo il mondo sull’orlo di un conflitto nucleare.

Washington si “smarca” da Parigi. Gli Stati Uniti non invieranno truppe a combattere in Ucraina. Lo ha detto il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense John Kirby, commentando l’appello di Macron agli alleati a non essere codardi: “Macron ha certamente tutto il diritto e la capacità di parlare per se stesso e di esprimere le proprie opinioni. Tutto quello che posso fare è parlare per il presidente Biden, comandante in capo. È stato molto chiaro fin dall’inizio di questa guerra. Non ci saranno truppe americane sul campo a combattere in Ucraina”.

“Il presidente Zelensky non chiede questo. Chiede solo gli strumenti. Non ha mai chiesto che truppe straniere combattessero per il suo Paese. Lui e le sue truppe vogliono farlo, ma hanno bisogno degli strumenti per farlo”, ha chiarito ancora Kirby.

L’ambasciatore del governo di Berlino a Londra, Miguel Berger, ha difeso la scelta del cancelliere Scholz di non fornire Taurus all’Ucraina, “la Mercedes Benz dei missili a lunga gittata e sparato dall’Ucraina potrebbe raggiungere Mosca”.

Il 58% dei tedeschi appoggia questa decisione. Stando ad un sondaggio condotto da YouGov per la Dpa, solo il 28% degli interpellati si dice favorevole all’invio dei missili con gittata 500 chilometri.

Tra il 58% di contrari, oltre la metà, il 31%, respinge per principio ogni forma di sostegno che preveda la fornitura di armi tedesche. Il 14% non si esprime. L’indagine è stata realizzata su un campione di 2169 aventi diritto al voto tra il 1 e il 5 marzo.

Ancora più netta la contrarietà all’invio di truppe di terra sul suolo ucraino: il 72% si dice contrario, il 16% ritiene che il governo tedesco dovrebbe tenersi aperta una possibilità.

Domani sera Joe Biden pronuncerà il discorso sullo Stato dell’Unione, l’ultimo del suo attuale mandato alla Casa Bianca. In queste ore sta facendo molto discutere il fatto che Olena Zelenska, che Jill Biden voleva seduta al suo fianco, abbia rifiutato di presenziare. Secondo fonti citate dal Washington Post, sarebbe stato a causa dell’invito rivolto a Yulia Navalnaya, la vedova di Alexei Navalny che a sua volta ha poi deciso di “rimanere a casa”. Gli ucraini non avrebbero dimenticato vecchie esternazioni di Navalny sulla Crimea.

L’ufficio della first lady ucraina ha fatto sapere di “impegni precedentemente inseriti nell’agenda”. Alla base dello sgarbo di Zelenska vi potrebbe essere la volontà delle autorità ucraine di non mostrarsi troppo allineate a Biden. Stando al Washington Post, avrebbero scelto di adottare un atteggiamento prudente per non contrariare i repubblicani, che si sono messi di traverso sul pacchetto da 60 miliardi di dollari di aiuti Usa che l’ex comico attende da settimane.


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