Editoriale

No agli allarmismi, diffondono il virus più letale: la paura

di Adolfo Spezzaferro -


Altro che zanzare, il virus della paura si diffonde con l’allarmismo. La sindrome da Covid, con il ricordo devastante della pandemia e del lockdown che ci ha imprigionati tutti fino a obbligarci al green pass per poter tornare al lavoro o in genere ad avere una vita (più o meno) normale, è dietro l’angolo e ora con i casi di contagio e di morte da West Nile, il panico è alle porte. Ecco perché i giornali, i tg, i siti online che rispettino un minimo di deontologia e abbiano dei paletti etici non devono assolutamente alimentare l’allarmismo, amplificare quella sensazione di terrore serpeggiante al pensiero di una possibile nuova epidemia. Bene fa chi, dagli esperti agli uomini delle istituzioni, disinnesca gli allarmi (assolutamente ingiustificati) e chiarisce che le vittime accertate per questo virus diffuso dalle zanzare erano persone anziane con patologie pregresse. Niente è più pericoloso del virus della paura, a prescindere dai rischi reali. Servono calma e gesso, a maggior ragione che abbiamo tutti vissuto la pandemia e tutti sappiamo che cosa è stato il Covid.


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