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Premio Strega, semifinale: a Benevento trionfa ‘L’età fragile’ di Donatella Di Pietrantonio

di Angela Arena -


Nella maestosa e millenaria cornice dell’Anfiteatro Romano di Benevento, tra i principali simboli del patrimonio archeologico Sannitico, là, dove nel 63 d.C., come riporta Tacito negli Annales, l’Imperatore Nerone assistette ai munera gladiatoria, spettacoli in cui si esibivano i Samnites, nome con cui erano definiti all’epoca i gladiatori, nonché i primi a dar vita a questa forma di arte, si è disputata lo scorso mercoledì 5 giugno, la semifinale del Premio Strega 2024.

Sulle note di ‘Nessun Dorma’, la più ambita kermesse letteraria italiana, giunta oramai alla sua 78esima edizione, è stata introdotta e condotta, anche quest’anno, da Stefano Coletta, Direttore Distribuzione Rai, con la regia di Renato Giordano ed ha visto la discesa in arena dei 12 finalisti selezionati dagli ‘Amici della Domenica’, in lizza per la finale che si terrà il prossimo il 4 luglio nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.

Promossa da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, con il sostegno di Roma Capitale e Camera di commercio di Roma, in collaborazione con BPER Banca e con le partnership tecniche di Librerie Feltrinelli e SYGLA, nonché, Media Partner Rai, la manifestazione rappresenta una tradizione democratica che si rinnova dal 17 febbraio 1947, allorquando Guido Alberti e Maria Bellonci istituirono ufficialmente il concorso allo scopo di raccontare attraverso le opere in gara, l’evoluzione e la rinascita post bellica del nostro Paese.

Un premio che negli anni ha acquisito sempre più prestigio rafforzando la sua reputation grazie anche alle svariate iniziative culturali della città di Benevento, tra cui la rassegna Città Spettacolo che riserva una sua parte alla letteratura e la rassegna ‘Stregonerie’ di per sé evocativa della storia e della mitologia propria del luogo, dove “Sembra ci sia un’alchimia giusta”, come ha sottolineato, sul palco, Giovanni D’Avino, amministratore delegato dello Strega Alberti, storico stabilimento di liquori, nel cuore del capoluogo sannita.

Un alchimia che si percepisce anche nei lavori presentati quest’anno, che sembrano tutti avere un medesimo fil rouge insito nella crisi sanitaria appena superata “Sono libri scritti ai tempi del Covid e ciò si evince dai racconti”, come ha dichiarato Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci e come si percepisce dalle interviste agli autori che nel corso della serata hanno presentato i propri scritti di seguito citati: Sonia Aggio, ‘Nella stanza dell’imperatore’ (Fazi), proposto da  Simona Cives; Adrián N. Bravi, ‘Adelaida’ (Nutrimenti), proposto da Romana Petri; Paolo Di Paolo, ‘Romanzo senza umani’ (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio; Donatella Di Pietrantonio, ‘L’età fragile’ (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi; Tommaso Giartosio, ‘Autobiogrammatica’ (Minimum fax), proposto da Emanuele       Trevi; Antonella Lattanzi, ‘Cose che non si raccontano’ (Einaudi), proposto da Valeria Parrella; Valentina Mira, ‘Dalla stessa parte mi troverai’ (SEM), proposto da Franco Di Mare; Melissa Panarello, ‘Storia dei miei soldi’ (Bompiani), proposto da Nadia Terranova; Daniele Rielli, ‘Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale’ (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale; Raffaella Romagnolo, ‘Aggiustare l’universo’ (Mondadori), proposto da Lia Levi; Chiara Valerio, ‘Chi dice e chi tace’ (Sellerio), proposto da Matteo Motolese; Dario Voltolini, ‘Invernale (La nave di Teseo)’, proposto da Sandro Veronesi.

Durante l’evento, tuttavia, non è mancato il colpo di scena, infatti, così come avvenne nell’edizione del 2022, in cui furono eletti ben sette finalisti, anche quest’anno ad essere eletta, non è stata la solita cinquina, bensì una nuova sestina dove a svettare è stata ‘L’età fragile’ di Donatella Di Pietrantonio, con 248 punti, già vincitrice del Premio Strega Giovani 2024 lo scorso 4 giugno al Teatro di Tor Bella Monaca a Roma, prima tappa del nuovo progetto della Fondazione Bellonci ‘Storie di Periferia’: con 138 preferenze su 605 voti espressi, il libro della scrittrice abruzzese è stato il più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da 103 scuole secondarie superiori, italiane ed estere.

Finalista allo Strega 2021 con Borgo Sud, la Di Pietrantonio, partendo da un femminicidio risalente agli anni ’90, nel cuore di un Abruzzo appenninico fino ad allora immacolato, affronta, in questo nuovo lavoro, il tema dei non detti, del difficile rapporto tra genitori e giovani al giorno d’oggi, come dalla stessa dichiarato nel corso di un’intervista “Il testo parla del difficile rapporto tra una ragazza di oggi e una madre che non riesce ad aiutarla in quanto si trova davanti un muro di silenzio. Questo libro vuole essere una riflessione su quanto può essere difficile il rapporto tra genitori e figli quando ci viene inibito il dialogo”.

Amanda, la protagonista, ritorna nel paese natio, un borgo in provincia di Pescara, da cui era fuggita dopo un periodo trascorso a Milano, ma a sua madre basta uno sguardo per comprendere che qualcosa in lei si era spento e, malgrado i tentativi della giovane, risulterà impossibile nasconderle che sotto il Dente del Lupo, un terreno che appartiene alla loro famiglia, siano ancora visibili i resti di un campeggio dove anni prima si era consumato un atroce delitto.

Secondo l’autrice, il Premio Strega ha un forte appeal nei confronti dei giovani spingendoli alla lettura, in quanto molto noto; tuttavia, afferma “In questo libro possono riconoscersi non solo i più giovani. Io stessa mi sono sorpresa della quantità di soggetti che reclamano il diritto alla propria fragilità. Ognuno è soggetto all’inciampo, sarebbe più corretto parlare di età fragili, siamo soggetti all’inciampo ad ogni età. Il passaggio all’età adulta può essere traumatico ed è importante riconoscere la propria fragilità poiché la consapevolezza può divenire punto di forza”.

Scorrendo la classifica ritroviamo al secondo posto della sestina vincente, con 243 punti, Dario Voltolini con il suo ‘Invernale (La nave di Teseo)’ cui segue ‘Chi dice e chi tace’ (Sellerio) di Chiara Valerio che si aggiudica 213 punti, mentre al quarto posto c’è Paolo Di Paolo e il suo ‘Romanzo senza umani’ (Feltrinelli) con 195 punti superando di poco ‘Aggiustare l’universo’ (Mondadori) di Raffaella Romagnolo che si posiziona quinta con

193 punti e, come da regolamento, alla cinquina si è aggiunto il testo di Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica  (Minimum Fax) con 126 punti. Tuttavia, a rendere memorabile l’edizione 2024 sarà anche l’annuncio del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, relativo   alla   candidatura   del   capoluogo   campano a Capitale Italiana del Libro per l’anno 2025 e che, con tutta probabilità, sarà perfezionata entro il prossimo 8 luglio.


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