Esteri

PUTIN DI NON RITORNO

di Ernesto Ferrante -


In quella che potrebbe diventare la notte più lunga e buia della storia recente, è stata superata anche l’ultima linea rossa. Le forze armate ucraine hanno tentato di colpire con dei droni la residenza del Cremlino di Vladimir Putin.
“Due veicoli aerei senza equipaggio erano puntati contro il Cremlino. A seguito delle azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi di guerra radar, i dispositivi sono stati disabilitati”, ha riferito l’ufficio presidenziale russo. Putin non è stato ferito. Ha continuato a lavorare nell’appartamento di Novo Ogarevo, alle porte di Mosca, e non ha cambiato la sua agenda.
Le esplosioni sono “un attacco terroristico pianificato e un attentato alla vita del Presidente russo”, ha denunciato il portavoce Dmitry Peskov.
Il Presidente della Duma Vyacheslav Volodin ha chiesto l’impiego di “armi in grado di fermare e distruggere il regime terroristico di Kiev”. Su Telegram Volodin ha affermato che “non ci possono essere negoziati” con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
La Russia “darà una risposta dura all’attentato alla vita del presidente russo”, ha avvertito Adalbi Shkhagoshev, vice presidente del gruppo parlamentare di Russia Unita e membro del Comitato per la sicurezza. ”L’Ucraina e i gruppi di sabotaggio che hanno pianificato questo atto terroristico hanno sbagliato seriamente i calcoli. Questa non è più una linea rossa, questo è un segnale di stop per loro”, ha aggiunto Shkhagoshev.
Secondo il deputato della Crimea, Mikhail Sheremet, “è ora di lanciare un attacco missilistico contro la residenza di Zelensky a Kiev”. “I terroristi si sono stabiliti a Kiev, con loro i negoziati sono inutili. Devono essere solo distrutti, rapidamente e senza pietà”, ha proseguito Sheremet all’agenzia stampa Ria Novosti.
Kiev ha smentito ogni coinvolgimento nell’attentato. “Per quanto riguarda i droni sul Cremlino, è tutto prevedibile. La Russia chiaramente prepara un attacco terroristico su larga scala. Per questo ha prima arrestato un ampio presunto gruppo sovversivo in Crimea. E poi mostra ’droni sul Cremlino’. Prima di tutto, l’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi nel territorio della Federazione Russa. E per cosa? Questo non risolve questioni militari. Ma permette alla Russia di giustificare i suoi attacchi contro i civili”, si legge in un lungo tweet del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.
Parole in evidente contrasto con l’annuncio dell’emissione di un francobollo commemorativo del raid fatto da Ukrposhta, il servizio postale ucraino, che sui social ne ha divulgato il disegno. “Amici, storicamente i francobolli Ukrposhta sono forieri di buoni eventi”, ha scritto il direttore generale della compagnia Ihor Smilyanskyi, condividendo uno “schizzo di lavoro”.
Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha pubblicato su Twitter un videoclip che mostra l’atto terroristico, facendosi beffe dei russi.

Grande cautela da Washington. “Qualsiasi cosa sia accaduta, non c’è stato alcun preavviso”, ha dichiarato alla Cnn un funzionario americano. Alla stessa rete un altro funzionario Usa ha precisato che si continua a lavorare per verificare “le notizie diffuse dalla Russia”.


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