Hot parade
di Simone Donati
Sale: Matteo Salvini. The winner is Matteo Salvini. Memore dei trascorsi da capo del soviet dei comunisti padani, Matteo Salvini piglia a padellate gli antifa di mezza Italia: “Il 25 Aprile, io, l’ho sempre onorato senza sbandierarlo”. Tranne stavolta. Epperò una cosa giusta la dice anche lui: “Spero che diventi una giornata di unità”. Poi annuncia la candidatura di Vannacci. Top.
Stabile: Emmanuel Macron. La speranza è per i deboli, i forti iniziano direttamente a scavare. Emmanuel Macron, nel discorso alla Sorbona, suona l’ennesima carica: “Qui o si fa l’Europa o si muore”. L’Europa, va da sé. E in fondo c’ha ragione. Lui la vuole potente, forte, sfrontata. Come de Gaulle. Ma Macron, mestamente, non lo è.
Scende. Sigfrido Ranucci. Report è roba da comunisti. Ma no, non c’entra la buon’anima di Silvio e neppure un suo troppo zelante emulo. Il bollino blu, anzi rosso, alla trasmissione di Raitre è arrivato da chi, di compagni, se ne intende. Edi Rama, presidente socialista dell’Albania che non piace al Pd, non ha gradito l’ultima puntata di Report.
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