Esteri

Putin, discorso alla nazione: “La pace arriverà quando raggiungeremo i nostri obiettivi”

di Eleonora Ciaffoloni -


Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha parlato in conferenza stampa per il consueto discorso di fine anno alla nazione.  Si tratta di “linea diretta con la nazione”, un programma trasmesso in tv ma anche via radio e social da ormai oltre 20 anni.

“Per un Paese come la Russia, sopravvivere senza sovranità non è possibile” ha detto Putin rivolgendosi ai cittadini che, dice, “capiscono benissimo che senza sovranità non è possibile vivere”. Prima di passare al tema caldo della guerra in Ucraina, Putin ha dichiarato che “l’economia russa è in crescita” e che “il tasso di disoccupazione in Russia è caduto al 2,9% e questo non era mai successo”, ha detto.

Inevitabile poi, l’argomento guerra nel suo discorso alla nazione: per Putin “La pace in Ucraina arriverà quando avremo raggiunto i nostri obiettivi”, ha dichiarato Vladimir Putin che è tornato anche a parlare di “denazificazione” dell’Ucraina, dicendo che è “una questione attuale”. Non solo, “Se l’Ucraina non vuole accordarsi sulla smilitarizzazione del Paese” ha detto il leader, “la Russia ricorrerà ad altre misure”.

“I nostri obiettivi non cambiano”, ha affermato poi il capo del Cremlino e anche se “Al momento non vi è alcun bisogno” di una nuova mobilitazione in Russia “entro la fine dell’anno è previsto il reclutamento di quasi mezzo milione di volontari nelle forze armate”.

Poi il presidente russo è passato all’attacco dell’Occidente: “L’Ucraina sta ricevendo molte armi, ma presto cominceranno a esaurirsi. Tutto ciò che i Paesi occidentali hanno promesso di fornire a Kiev lo hanno inviato e anche di più. Tuttavia, l’esercito russo continua a distruggere con successo queste armi” ha detto.

“Non siamo noi ad aver rovinato i rapporti con la Ue ma loro che hanno provato a metterci in secondo piano” ha ribadito ricordando la sua versione per cui nel 2014 a Kiev c’e’ stato un “colpo di Stato in cui gli americani hanno affermato di aver speso cinque miliardi di dollari”. “La tendenza ad avvicinarsi ai nostri confini, sono le ragioni di questa tragedia”, ha aggiunto, “l’Europa sta zitta di fronte a questo, noi siamo favorevole a relazioni con l’Europa ma loro non fanno nulla e stanno zitti di fronte agli Stati Uniti”.


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