Politica

Regionali d’autunno, partiti al rush finale dopo la pausa estiva

Il centrodestra sceglie Tomasi in Toscana, nel centrosinistra restano i nodi Fico in Campania e Decaro in Puglia

di Lino Sasso -


Vacanze agli sgoccioli e politica pronta a rimettersi in moto: con la fine di agosto si apre una fase decisiva per la definizione delle candidature in vista delle elezioni regionali d’autunno, appuntamento che vedrà centrodestra e centrosinistra impegnati in partite cruciali in Toscana, Veneto, Campania e Puglia. Giovedì a Palazzo Chigi si terrà la prima riunione del Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva. Un ordine del giorno “leggero” – dicono gli addetti ai lavori – ma destinato a fare da cornice a un incontro tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. A margine, i leader della maggioranza potrebbero fare un primo punto sulle regionali. In Toscana, la coalizione ha già trovato la quadra: sarà il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (FdI) il candidato presidente. “Di fronte al caos del centrosinistra, noi rispondiamo con compattezza e visione”, recita la nota diffusa al termine della riunione dei vertici locali. Per Tomasi manca solo l’ufficializzazione al tavolo nazionale dei leader. Restano invece ancora da definire le partite in Veneto – con la questione del futuro di Luca Zaia – e in Campania, dove la palla è soprattutto nelle mani di Fratelli d’Italia. L’incontro tra Meloni e i vicepremier a inizio settembre potrebbe quindi servire a sciogliere anche questi nodi.

Centrosinistra tra accelerazioni e veti incrociati

Sul fronte opposto, il centrosinistra punta a sfruttare i tempi di attesa del centrodestra per accelerare. In Campania, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi spinge per la candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico. “Basta nomi ricorrenti, serve rinnovamento”, avrebbe detto Manfredi all’incontro con il commissario Pd per la regione, Antonio Misiani. Quest’ultimo ha visto anche Roberto Fico: la sua candidatura, assicurano dal Nazareno, sarà ufficializzata a breve. Resta però l’ombra della famiglia De Luca: l’attuale governatore ha dato il nulla osta a Fico, ma suo figlio Piero punta alla segreteria regionale Pd. Una mossa che divide i dem campani. Per questo, entro domani, potrebbe farsi strada la candidatura alternativa di Sandro Ruotolo, europarlamentare.

I nodi pugliesi e la mediazione del Pd

Situazione complessa anche in Puglia, dove il centrosinistra deve affrontare le ambizioni di Michele Emiliano e Nichi Vendola, che non intendono accettare veti sulle proprie scelte in vista delle regionali d’autunno. Il candidato in pectore resta il sindaco di Bari Antonio Decaro, ma il suo cammino è reso complicato dal peso dei predecessori. “L’unità del centrosinistra va tutelata”, assicura il leader regionale dem Domenico De Santis, alla vigilia di una segreteria che dovrà provare a comporre il quadro. Al Nazareno, tuttavia, prevale l’ottimismo: “In Puglia si voterà a fine novembre, i tempi ci sono. Troveremo la soluzione giusta”, sostengono fonti dem. A incalzare il campo largo è Alleanza Verdi e Sinistra, che contesta il “duopolio” Pd-M5S nella scelta delle candidature. “Il metodo va cambiato”, affermano i co-portavoce Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, ricordando come Avs sia stata sempre tra le forze più unitariamente disponibili. I dem replicano difendendo le scelte finora fatte, ma aprono a future candidature Avs, soprattutto nelle grandi città al voto nei prossimi anni. L’occasione per un confronto sarà già la prossima settimana, alla festa nazionale di Avs, il 3 settembre al Monk di Roma, con la partecipazione di Bonelli, Fratoianni, Giuseppe Conte ed Elly Schlein.

Il calendario stringe, i vertici si moltiplicano, i veti si incrociano. Le regionali d’autunno rappresentano un test fondamentale per entrambi gli schieramenti, con Toscana e Campania come laboratori politici nazionali. Dopo la pausa estiva, il motore della politica è pronto a riaccendersi: per i partiti, è tempo di scelte definitive.


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