Riforma giustizia, via libera del Senato. Meloni: “Un traguardo storico”
Al momento del voto presenti in Aula Diego Olivieri, Angelo Massaro e Antonio Lattanzi, vittime di errori giudiziari. Già preannunciato il referendum confermativo. In Piazza Navona la foto di Berlusconi
Via libera in Senato alla riforma della giustizia. I voti a favore sono stati 112, i contrari 59 e gli astenuti 9.
Già preannunciato il ricorso al referendum confermativo (possibile, dato che le seconde deliberazioni dei due rami del Parlamento non hanno registrato i due terzi dei sì). Il referendum dovrebbe svolgersi tra marzo e aprile.
I sì per la riforma della giustizia
Al momento del voto presenti nelle tribune dell’aula di palazzo madama Diego Olivieri, Angelo Massaro e Antonio Lattanzi, vittime di errori giudiziari.
La premier Meloni: Un traguardo storico
Per la premier Giorgia Meloni, in un post su X, “Un traguardo storico”.
Parla Nordio
“Certamente mi spenderò in prima persona” sul referendum sulla separazione delle carriere. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo l’ok alla riforma della separazione delle carriere.
“Il prossimo step sarà il referendum – spiega -. Mi auguro che venga mantenuto in termini pacati, razionali e non politicizzati, nell’interesse della politica e soprattutto della magistratura, alla quale mi sento ancora di appartenere”.
“Non si tratta di una legge punitiva contro la magistratura – precisa -. Fu Giuliano Vassalli, eroe della Resistenza, a proporre per primo la separazione nel suo codice di procedura penale. Trovo improprio parlare di attentato alla Costituzione”.
L’Anm: la riforma non migliora il sistema
“Questa riforma altera l’assetto dei poteri disegnato dai costituenti e mette in pericolo la piena realizzazione del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Una riforma che non rende la giustizia più rapida o più efficiente ma la rende più esposta all’influenza dei poteri esterni. Una riforma che non aumenta il numero dei magistrati che resta tra i più bassi in Europa, né colma le lacune dell’organico amministrativo. Una riforma che non investe risorse per far funzionare meglio il sistema giustizia ma rischia al contrario di triplicare i costi con lo sdoppiamento del Csm e l’istituzione dell’Alta corte disciplinare. Le nostre preoccupazioni sono peraltro condivise anche dal relatore speciale sull’indipendenza di giudici e avvocati delle Nazioni Unite”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati in una nota dopo il via libera della riforma della giustizia al Senato.
La foto di Berlusconi in piazza
Presidio in piazza Navona per Forza Italia dopo l’approvazione della riforma della separazione delle carriere al Senato. Presenti moltissimi parlamentari azzurri. “Giustizia giusta per l’Italia”, il coro e il contenuto di uno striscione. Alle spalle di un nutrito gruppo di giovani e dei deputati e dei senatori presenti, la foto di Silvio Berlusconi.
Torna alle notizie in home