L'identità: Storie, volti e voci al femminile Poltrone Rosse



Attualità

Roma, la questura vieta le ronde di Forza Nuova: “Rischio proselitismo”

di Claudia Mari -


La Questura di Roma ha imposto un nuovo divieto alle ronde organizzate da Forza Nuova, bloccando l’iniziativa prevista per sabato al parco Sangalli. Il provvedimento è stato notificato ai referenti del movimento e motiva lo stop con “l’aleatorietà delle finalità” dell’evento.

Secondo quanto riportato nel documento ufficiale, la manifestazione era stata comunicata soltanto tramite una semplice e-mail indirizzata alla Questura e definita dagli organizzatori come una “passeggiata della sicurezza”. A questa comunicazione era inoltre associata una locandina diffusa sui social network, elemento che ha contribuito a destare ulteriori perplessità.

Gli uffici della Questura ritengono infatti che, stando al contenuto del manifesto circolato online, l’iniziativa rischiasse di assumere connotati riconducibili ad attività di proselitismo finalizzata al reclutamento e all’iscrizione al movimento politico. Una prospettiva considerata incompatibile con il quadro normativo vigente e con il corretto esercizio del diritto a manifestare.

Ronde Forza Nuova, la decisione del questore

Il Questore di Roma, Roberto Massucci, ha quindi disposto il divieto per la manifestazione itinerante annunciata da Forza Nuova per il 13 dicembre. Oltre alle finalità poco chiare dell’evento, la Questura ha evidenziato anche l’irritualità delle modalità con cui esso era stato annunciato, ritenute “non conformi al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”. La comunicazione, infatti, non rispettava i requisiti formali richiesti dalla normativa per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche. Questi impongono la presentazione di un preavviso dettagliato e conforme alle procedure stabilite.

Nonostante il divieto, ai rappresentanti del movimento è stata comunque indicata la possibilità di esercitare il diritto di manifestare in forme diverse. Purché venga prima presentato un preavviso regolare all’Autorità di pubblica sicurezza. Solo dopo tale formalizzazione, e in seguito alle necessarie valutazioni in materia di ordine e sicurezza pubblica, potrebbe essere autorizzata un’eventuale iniziativa. La Questura ha ribadito che tali procedure non rappresentano una limitazione arbitraria, ma uno strumento per tutelare la sicurezza e garantire il rispetto delle norme.


Torna alle notizie in home