Food

Rosajanski Strok, il tesoro bianco della Val Resia

L'aglio della Val Resia, una primizia ricercata dalle cucine stellate.

di Gianluca Pascutti -

Un'eccellenza del Friuli, laglio di Resia


In Val Resia, nel cuore incontaminato delle Alpi Giulie, dove il tempo sembra scorrere con un ritmo tutto suo e le voci della natura si mescolano a quelle di un’antica lingua slava, cresce un piccolo grande gioiello agricolo: l’Aglio di Resia, o Rosajanski Strok, come viene chiamato nella lingua resiana.

Questa varietà di aglio, unica nel suo genere, è il simbolo perfetto di una valle che ha saputo custodire gelosamente le sue tradizioni, la sua lingua e la sua identità. La Val Resia, isolata e protetta dalle montagne che la circondano, è uno dei luoghi più affascinanti del Friuli-Venezia Giulia: un mondo a sé, dove si parla ancora un idioma arcaico di origine slava, si ballano danze antichissime e si raccontano leggende di creature misteriose come le Krivapete, spiriti femminili dei boschi e delle acque.

In questo scenario fiabesco, l’aglio non è soltanto un ingrediente, ma una testimonianza vivente di biodiversità e cultura. Coltivato da generazioni nei piccoli orti familiari — spesso curati con dedizione dalle donne della valle — si è mantenuto autentico proprio grazie all’isolamento geografico e all’amore della comunità per la propria terra. Ogni bulbo racconta una storia di resilienza e saperi antichi.

A distinguerlo sono le sue dimensioni contenute, i bulbilli disposti radialmente senza nucleo centrale, e la caratteristica tunica rosata, che lo rende immediatamente riconoscibile. Ma è il gusto a conquistare davvero: intenso e persistente, eppure sorprendentemente delicato e digeribile, capace di arricchire le ricette locali senza mai sovrastarle. La sua lunga conservabilità lo rende perfetto anche per chi cerca qualità e praticità.

Negli ultimi anni, questo prodotto straordinario è stato oggetto di una vera e propria riscoperta collettiva. Grazie all’impegno della comunità resiana, con il supporto del Comune, del Parco naturale delle Prealpi Giulie e dell’Università di Udine, l’Aglio di Resia è tornato al centro dell’attenzione, diventando protagonista di studi scientifici e progetti volti a tutelarne la biodiversità.

Ma il Rosajanski Strok è molto più di un oggetto di ricerca. È un simbolo di appartenenza, di tenacia, di dialogo tra passato e futuro. È l’emblema di una valle che, pur piccola e defilata, sa farsi grande attraverso i suoi valori e i suoi sapori.

Chi visita Resia — tra le case dai tetti spioventi, i sentieri immersi nei boschi, le acque limpide del fiume Resia e le vette severe del Monte Canin — non può non lasciarsi affascinare da questo piccolo aglio, capace di raccontare con il suo profumo un’intera civiltà alpina.

Perché in Val Resia, anche un semplice bulbo può essere patrimonio culturale.


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