Esteri

Russia: altri 19 anni di condanna per Navalny

di Ernesto Ferrante -


Per il leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, è arrivata la condanna: ulteriori 19 anni di carcere con l’accusa di estremismo: ”Navalny è stato condannato a 19 anni in una colonia penale di massima sicurezza”, ha detto la portavoce Kira Yarmysh. Un giornalista dell’AFP, che ha assistito all’udienza in un centro stampa della colonia penale di Melechova, il carcere di massima sicurezza a 230 chilometri dalla capitale russa, dove l’attivista e blogger sta scontando da giugno 2022 la sua pena a undici anni e mezzo di reclusione per i reati di “frode su vasta scala” e “appropriazione indebita”, ha riferito di averlo visto sorridere e abbracciare un altro imputato mentre il giudice leggeva il pesante verdetto, prima che la trasmissione venisse interrotta. È la terza pena detentiva inflittagli. La sua “Fondazione Anti-corruzione” e il suo partito “Russia del Futuro” sono stati dichiarati “estremisti”. E lo stesso Navalny è stato inserito nella lista dei “terroristi ed estremisti” redatta dall’ente Rosfinmonitoring, il Servizio federale per il monitoraggio finanziario della Russia. L’avvocato nazionalista e populista è accusato di aver creato e preso parte ad una comunità estremista, finanziandola e coinvolgendo minori in attività pericolose.

Il pm aveva chiesto inizialmente una pena di 20 anni. Dopo la sentenza non si sono fatte attendere le reazioni della comunità internazionale.“La condanna di Navalny è una palese ingiustizia”, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock. “Putin non teme nulla di più di coloro che si oppongono alla guerra, alla corruzione e difendono la democrazia, anche da una cella di prigione. Non metterà a tacere le voci critiche”, ha aggiunto il ministro di Berlino in un post. “Questa condanna arbitraria è la risposta al suo coraggio di parlare criticamente contro il regime del Cremlino. Ribadisco l’appello dell’Ue per il rilascio immediato e incondizionato di Navalny”, ha twittato il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.


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