Economia

Saldi mortali tra affari, regole Ue e carovita

di Giovanni Vasso -


È partita la stagione dei saldi e sei italiani su dieci sono pronti a spendere. I negozianti si sfregano le mani, nella speranza di riuscire a recuperare terreno e fatturato. Per Confcommercio, l’affare si fa grosso: le stime parlano di un business da 3,4 miliardi di euro. Ogni famiglia, secondo le stime dell’organizzazione dei commercianti, spenderà poco più di duecento euro (per la precisione 213 euro), ogni italiano investirà nello shopping circa 95 euro.

La grande novità di quest’anno è stata la scelta di far iniziare tutti (tranne la Provincia autonoma di Bolzano e quella di Trento) nello stesso momento. Ieri è partita, in tutte le Regioni italiane, la grande corsa all’occasionissima. Secondo Confesercenti, almeno il 60% degli italiani ha aspettato che si aprisse la stagione dei saldi per acquistare “almeno un prodotto”, dall’abbigliamento fino alle calzature e agli accessori. Una percentuale che sale fino al 70% in Piemonte. Il resto dei cittadini, però, non snobba l’appuntamento. Anzi. Si dichiara disponibile ad acquistare solo se valuterà di trovarsi di fronte a un affare vero. I consumatori, a tal proposito, lodano la direttiva Ue Omnibus che ha reso “più facile capire se ci troviamo davanti a sconti veri o finti”. L’Unc ricorda che la normativa comunitaria “impone ai commercianti di esporre il prezzo di partenza, quello nuovo e la percentuale di sconto; rispetto al passato, la nuova legge, stabilisce che il prezzo di partenza deve essere quello più basso degli ultimi trenta giorni”.

Dalla campagna di saldi, i commercianti si aspettano finalmente buone notizie. Il giro d’affari previsto in Campania, secondo Confesercenti, sfiora i 900 milioni di euro. In Toscana, per Confcommercio, il giro d’affari sarà di 216 milioni mentre ci si attendono introiti per mezzo miliardo di euro in Lombardia. Tuttavia c’è una grande incognita che pesa su quest’estate: i soldi sono sempre di meno.

Come ha spiegato, all’Adn Kronos, Leonardo Tosti vicepresidente di Confcommercio Lazio e vicepresidente Federmoda nazionale: “È stata una stagione difficilissima, con una serie di eventi che hanno fatto sì che non sì è venduto molto. Non è stata certo una stagione come quella dello scorso anno dopo la pandemia che ha registrato un forte incremento nelle vendite”. A gettare acqua sul fuoco dei facili entusiasmi ci ha pensato anche Anna Rea, presidente dei consumatori Adoc che avvisa tutti: “La stagione estiva dei saldi inizierà domani in tutta Italia, ma i portafogli dei consumatori sono stati già ripuliti dal caro vita. Acquisti ridotti e mirati e causa dei prezzi altissimi delle bollette, del carburante e dell’inflazione che hanno ridimensionato le abitudini delle famiglie costrette a cercare l’affare per acquistare un capo d’abbigliamento o delle calzature. Siamo di fronte ad un’emergenza e i saldi possono essere un’occasione, ma deve esserla all’insegna della qualità: occhio alle truffe, dunque, e largo alla buona concorrenza”.


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