Putin attacca: “Sanzioni contro la Russia a loro discapito, idioti”
epa12090146 Russian President Vladimir Putin makes a statement to the media at the Kremlin in Moscow, Russia, 11 May 2025. Putin stated that Russia is proposing to Ukraine to resume direct negotiations, interrupted in 2022, without preconditions on 15 May in Istanbul. EPA/GAVRIIL GRIGOROV / SPUTNIK / KREMLIN POOL MANDATORY CREDIT
Quelli che parlano di imporre sanzioni alla Russia sono “degli idioti” pronti a danneggiare Mosca a “loro proprio danno”. Parole e musica del presidente della Federazione russa Vladimir Putin che, come riporta l’agenzia di stampa Interfax, ha utilizzato espressioni durissime a proposito dell’ipotesi di sanzioni ai danni della stessa Russia. La reazione di Putin è arrivata, non certo per caso, a un incontro organizzato da Business Russia. Il capo del Cremlino ha tuonato: “È assolutamente necessario capire cosa potrebbe succedere e dobbiamo essere pronti a qualsiasi azione dei nostri possibili futuri detrattori. Lo stanno facendo a loro discapito”. Putin, che ha bollato come “idioti” i sostenitori delle sanzioni alla Russia ha poi scherzato e sminuito la portata delle stesse minacce: “Oh, scusatemi, per favore, naturalmente dobbiamo tenere presente che possono fare ciò che dicono pubblicamente e noi, ovviamente, dobbiamo almeno ridurre al minimo le conseguenze negative per noi”. A parlare di sanzioni a Mosca in caso di flop all’incontro di Istanbul era stato, naturalmente, il grande nemico della Russia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ma lo aveva fatto anche il neocancelliere tedesco Friedrich Merz che nella conferenza stampa congiunta tenuta oggi pomeriggio insieme al premier greco Mitsotakis aveva affermato che “una nuova raffica di sanzioni attende la Russia” qualora non ci saranno stati “reali progressi questa settimana”.
La tensione cresce in vista del vertice nella capitale turca da cui potrebbero scaturire importanti sviluppi sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina, ormai si taglia con il coltello e la probabile presenza di Donald Trump a Istanbul potrebbe pesare, e non poco, sullo scenario di uno scontro che sembra rizelarsi piuttosto che raffreddarsi.
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