“Si sparte” alla scoperta dell’Italia sui binari dei grandi treni storici
Da domenica prossima, alle 11.45 su La7, al via “Signori si parte – Treni storici in giro per l’Italia”, un nuovo programma prodotto da Diramare, in sei puntate, condotto da Stefania Capobianco. Nel cast della trasmissione ci sarà anche Luigi Cantamessa, Direttore Generale di Fondazione FS Italiane e AD di FS Treni Turistici Italiani. Alla vigilia della messa in onda, la Capobianco lo presenta a L’identità.
Stefania, come nasce l’idea del programma?
L’idea nasce dal desiderio profondo di raccontare l’Italia attraverso una prospettiva nuova e poetica: quella del treno storico. Un mezzo che non solo attraversa i territori, ma li unisce. Volevo restituire al pubblico il senso del viaggio lento, dell’incontro, dello stupore. Da qui è nato Signori si parte – Treni storici in giro per l’Italia, un progetto che ha preso forma strada facendo, lungo i binari della passione e dell’impegno quotidiano, anche grazie al contributo fondamentale di Luigi Cantamessa, mio compagno di viaggio, che con il suo sapere ferroviario, colto e appassionato, ha saputo illuminare ogni tratto di questo percorso. Questo progetto è anche il frutto di questa sintonia, di uno sguardo condiviso che vede nel treno un simbolo profondo di connessione tra un passato da far rivivere e un futuro alle porte.
Tra tutti i luoghi visitati, c’è qualcuno ad esserti rimasto particolarmente impresso?
Ogni tappa di questo viaggio mi ha lasciato qualcosa di unico, ma sono stati soprattutto gli incontri a incidere più a fondo: ogni persona conosciuta, ogni storia ascoltata mi ha arricchita, regalandomi uno sguardo più profondo sull’Italia. La Campania, culla del primo viaggio su rotaia, dove tutto ebbe inizio con la Napoli-Portici, che racchiude una forza simbolica straordinaria, il Friuli Venezia Giulia, con la delicatezza dei suoi paesaggi e la tenacia della sua gente. E poi l’Abruzzo, dove la natura si fa maestosa e accogliente insieme, la Sicilia che intreccia mito e realtà, la Toscana, con la sua eleganza senza tempo, la Valsesia con la sua spiritualità diffusa. Ogni luogo è stato una scoperta, ma sono stati i volti, le parole, le mani di chi quei luoghi li vive ogni giorno a restarmi davvero nel cuore.
Com’è stato, invece, viaggiare a bordo dei treni storici?
Salire su quelle carrozze in legno e sulle antiche locomotive, ascoltando il ritmo delle ruote sui binari, come fosse una dolce melodia di sottofondo, mi ha riportata a quando, da bambina, mi preparavo per viaggiare in treno. Non erano certamente treni così affascinanti, ma la sensazione di meraviglia di allora, è riaffiorata oggi, come un’aura di mistero e avventura che il viaggio in treno ha il potere di evocare.
Torna alle notizie in home