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Sly Stone, leggenda del funk e soul, si spegne a 82 anni

di Roberta Rizzo -


Sly Stone, pioniere del funk e del soul, è morto all’età di 82 anni, lasciando un’eredità musicale che ha segnato profondamente la storia della musica americana e mondiale. Con il suo gruppo, Sly and the Family Stone, ha rivoluzionato la scena musicale unendo soul, rock psichedelico e gospel in un sound originale e vibrante, diventando uno dei principali artefici del funk negli anni ’70, accanto a leggende come James Brown.

Chi era Sly Stone

Nato Sylvester Stewart nel 1943 in Texas, cresciuto nella Bay Area di San Francisco, Sly iniziò la sua carriera in un quartetto gospel, gli Stewart Four, e in giovane età si affermò nella vivace scena musicale della città, come polistrumentista, DJ e produttore di band garage rock e psichedeliche. Nel 1966 unì la sua band con quella del fratello Freddie per formare Sly and the Family Stone, che nel 1967 ottenne la prima grande svolta con il successo di Dance to the Music.

Il gruppo raggiunse l’apice nel 1969 con l’album Stand!, che vendette oltre tre milioni di copie, grazie anche a singoli di successo come Everyday People, Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin) e Family Affair. La band era nota per la sua composizione multietnica e per aver portato avanti un messaggio di inclusione e unità, suonando in eventi storici come il Woodstock Festival e l’Harlem Cultural Festival del 1969.

Tuttavia, negli anni ’70 il gruppo iniziò a disgregarsi a causa dell’abuso di droghe, in particolare da parte di Stone stesso. L’album There’s a Riot Goin’ On del 1971, realizzato quasi interamente da Sly, è una pietra miliare della musica funk e riflette un periodo di malinconia e disillusione rispetto ai movimenti per i diritti civili. Nonostante l’influenza, la carriera di Stone subì un lento declino e la dipendenza dalla cocaina aggravò la sua situazione personale.

Negli anni ’80 e ’90 la sua presenza pubblica si fece più sporadica, con arresti per possesso di droga e problemi legali che lo allontanarono dalle scene. Solo nel 2006 tornò a esibirsi pubblicamente, mentre il suo ultimo album, I’m Back! Family & Friends, uscì nel 2011.

Nonostante le difficoltà personali e finanziarie, Stone rimase una figura iconica e ispiratrice per molti artisti. Negli ultimi anni aveva completato la sceneggiatura della sua biografia, che la famiglia ha annunciato di voler pubblicare, insieme al suo memoir uscito nel 2024, che ha ricevuto ottime recensioni per il suo stile diretto e sincero.

Sly Stone lascia tre figli e una carriera che ha cambiato per sempre la musica, con brani che continuano a essere celebrati e ascoltati in tutto il mondo come veri e propri classici senza tempo.


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