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Stalking online: alla Camera la proposta di legge di Laura Ravetto

Previste pene fino a sei anni e mezzo

di Lino Sasso -


Un giro di vite contro lo stalking online. È questo l’obiettivo della proposta di legge presentata alla Camera dalla deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile del dipartimento pari opportunità del partito guidato da Matteo Salvini. Il testo, che approderà ufficialmente a Montecitorio martedì 20, punta a introdurre nel codice penale un nuovo articolo – il 612-quinquies – dedicato specificamente al reato di persecuzione telematica, fino ad oggi trattato solo come aggravante dello stalking tradizionale.

L’impegno di Laura Ravetto contro lo stalking online

Come evidenzia Ravetto, lo stalking online rappresenta un fenomeno in crescita costante. Colpisce in modo particolare donne e ragazze, spesso prese di mira attraverso forme diverse di violenza verbale e psicologica. Dal sessismo esplicito al bodyshaming, dallo slutshaming alle minacce di violenza sessuale, fino alle più recenti aggressioni nei contesti immersivi del Metaverso. Una spirale di violenze digitali che, sottolinea la parlamentare, merita un quadro normativo specifico e pene adeguate alla gravità dei comportamenti.

Le novità contenute nella proposta

Il nuovo articolo 612-quinquies individua una vasta gamma di condotte penalmente rilevanti. Saranno perseguibili tutti coloro che “cagionano danni alle persone” attraverso molestie ripetute, commenti insistenti, messaggi privati continui, post diffamatori, diffusione di contenuti privati, condivisione di foto o video senza consenso, impersonificazione della vittima, creazione di profili falsi per diffamarla, attività di controllo e pedinamento online, fino al monitoraggio sistematico dei movimenti della persona offesa sui social. Rientrano nel reato anche la divulgazione di materiale imbarazzante e i ricatti legati a contenuti sensibili.

Le pene della proposta Ravetto contro lo stalking online

Le pene previste sono particolarmente severe: reclusione da uno a sei anni e sei mesi e multe da 5.000 a 15.000 euro. Il testo prevede inoltre un aggravamento della pena quando lo stalking online è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona legata da una relazione affettiva, attuale o passata, con la vittima. La condanna viene aumentata fino alla metà se il reato è commesso ai danni di un minore, di una donna in gravidanza o di una persona con disabilità.

Il recente caso di Matilde Siracusano

Il recente caso della sottosegretaria Matilde Siracusano, vittima di una spregevole campagna di aggressione sulle piattaforme digitali, ha riportato il tema dell’abuso online al centro del dibattito pubblico. La proposta Ravetto mira ora a colmare un vuoto normativo e a fornire strumenti più efficaci per contrastare lo stalking online, un fenomeno che cresce insieme all’uso quotidiano della rete e che richiede risposte rapide e mirate per tutelare le vittime.


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