Suicidio assistito in Francia, Macron vuole la legge
In Francia l’Assemblea Nazionale ha approvato in prima lettura la proposta di legge che introduce il “diritto all’aiuto attivo a morire” per persone affette da malattie gravi e incurabili, in fase avanzata o terminale, con sofferenza fisica o psicologica costante e insopportabile, non alleviabile dai trattamenti disponibili. Il testo è passato con 305 voti favorevoli, 199 contrari e 57 astenuti. Si tratta di un primo passaggio fondamentale, ma la legge dovrà ora essere esaminata dal Senato, dove la maggioranza è di centrodestra e l’iter potrebbe complicarsi. Se la legge sarà definitivamente adottata, la Francia diventerà l’ottavo Paese europeo a legalizzare il suicidio assistito.
Il testo passa ora al Senato, dove la destra e l’estrema destra sono in maggioranza e hanno già espresso forti riserve. Dopo l’eventuale approvazione (o modifica) al Senato, la legge tornerà all’Assemblea Nazionale per una seconda lettura, probabilmente a inizio 2026. Se il percorso parlamentare dovesse bloccarsi, il presidente Macron ha lasciato intendere che la questione potrebbe essere sottoposta a referendum. L’obiettivo politico dichiarato dalla ministra della Salute e dal presidente Macron è arrivare all’approvazione definitiva prima delle elezioni presidenziali del 2027.
La proposta di legge prevede che solo maggiorenni, cittadini francesi o residenti stabili, possano accedere alla procedura, il paziente deve essere cosciente, capace di esprimere liberamente e in modo informato la propria volontà, e la sola sofferenza psicologica non basta per accedere al suicidio assistito; la richiesta viene valutata da un collegio sanitario di tre persone; il paziente ha 48 ore per cambiare idea, il medico 15 giorni per rispondere; il paziente deve autosomministrarsi la sostanza letale, salvo impedimenti fisici che rendano necessario l’intervento di personale sanitario, una clausola di coscienza è prevista per gli operatori sanitari, ma chi ostacola il diritto rischia fino a due anni di carcere e 30mila euro di multa.
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