Supercoppa, il PSG trionfa ai rigori contro il Flamengo
La Supercoppa va al PSG
Il PSG ha sbloccato la partita al 38’, grazie a una giocata di pura qualità firmata da Kvaratskhelia, capace di trovare il varco giusto in una gara bloccata e fisica. Il Flamengo ha risposto al 62’, con un rigore trasformato da Jorginho, riportando la sfida in equilibrio e accendendo un finale ad altissima intensità.
Da quel momento, la partita ha assunto davvero il sapore di una Supercoppa, ritmi alti, duelli individuali, nervi tesi e la sensazione che un singolo episodio potesse cambiare tutto.
Safonov, il portiere paratutto
Il vero spartiacque è arrivato ai rigori. Qui Safonov ha fatto la differenza con una delle prestazioni più incredibili mai viste in una finale internazionale, quattro rigori parati su cinque, un dominio psicologico e tecnico che ha ricordato le imprese leggendarie dei grandi portieri del passato.
Il PSG ha chiuso la serie sul 2‑1, conquistando il trofeo e completando un anno straordinario. Ligue 1, Coppa di Francia, Champions League, Supercoppa Europea e ora Coppa Intercontinentale. Un ciclo perfetto che conferma il loro dominio assoluto.
Un trofeo che pesa più del suo nome
Pur non essendo formalmente una Supercoppa, questa finale ha assunto un valore particolare, ha messo di fronte due campioni continentali, ha offerto un livello tecnico altissimo, ha consegnato al PSG un titolo dal forte impatto simbolico e ha consacrato Safonov tra l’élite dei portieri.
Per il Flamengo resta l’amarezza, ma anche la consapevolezza di aver confermato un ottimo stato di forma, grande qualità, tipica del calcio brasiliano e una tifoseria speciale che non ha smesso un secondo di sostenere i loro beniamini.
Gli errori che non ti aspetti
La finale resterà anche segnata dai due errori dal dischetto del Paris Saint‑Germain. Il Pallone d’Oro Ousmane Dembélé ha calciato fuori, mentre il fenomeno Bradley Barcola si è fatto ipnotizzare dal portiere brasiliano.
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