Esteri

Taiwan, vince Lai l’indipendentista: tensione con la Cina

di Adolfo Spezzaferro -


Alta tensione nell’Indo-Pacifico con la vittoria del progressista e indipendentista Lai alle presidenziali di Taiwan. “Voglio ringraziare il popolo taiwanese per aver scritto un nuovo capitolo nella nostra democrazia. Abbiamo dimostrato al mondo quanto abbiamo a cuore la nostra democrazia. Questo è il nostro impegno incrollabile. Taiwan ha ottenuto una vittoria per la comunità delle democrazie”. Sono le prime parole del vincitore, che si afferma come nuovo presidente dell’isola con il 40,2% dei voti. Questo risultato conferma per la terza volta alla guida del Paese il Partito Democratico Progressista (Dpp), inviso alla Cina. Il Dpp ha perso la maggioranza assoluta allo Yuan legislativo, il parlamento dell’isola.

Lai ha anche fatto sapere che continuerà la politica dell’attuale amministrazione, volta a mantenere l’indipendenza di fatto di Taiwan, nonostante le minacce del Partito comunista cinese di annetterla con mezzi politici, militari o economici. Immediata la reazione di Pechino, secondo cui la “riunificazione è inevitabile” nonostante il risultato delle elezioni che hanno premiato l’esponente dell’indipendentismo. Per la Cina, Lai è un “indipendentista distruttore della pace”. Il neopresidente però assicura di essere “determinato a salvaguardare Taiwan dalle continue minacce e intimidazioni della CinaIl voto, ha fatto sapere il portavoce dell’ufficio degli affari di Taiwan a Pechino, “non ostacolerà l’inevitabile riunificazione con la Cina” e ha aggiunto che Pechino si oppone alle “attività separatiste”.

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha chiamato Lai per congratularsi della vittoria: “Taiwan è una democrazia forte. Ci congratuliamo con William per la sua vittoria alle elezioni presidenziali di Taiwan. E ci congratuliamo con il popolo di Taiwan per aver partecipato a elezioni libere ed eque e per aver dimostrato la forza del loro sistema democratico”. Dal canto suo, il presidente Usa Joe Biden ribadisce che gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan. In ogni caso l’Unione europea “rimane preoccupata per le crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan e si oppone a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo”, come si legge nella dichiarazione del portavoce del capo della diplomazia europea, Josep Borrell. “L’Ue sottolinea che la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan sono essenziali per la sicurezza e la prosperità nella regione e nel mondo”.


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