Teoria del caos e meteo, ecco perché le previsioni oltre tre giorni non funzionano
Bernacca aveva capito tutto e ci prendeva più degli attuali meteorologi
La teoria del caos aiuta a capire in modo semplice perché le previsioni meteo diventano inaffidabili dopo pochissimo tempo. L’atmosfera è un sistema estremamente complesso e sensibile, dove anche una variazione minuscola nelle condizioni iniziali può cambiare completamente l’evoluzione del tempo. Questo significa che, pur avendo modelli sofisticati e tecnologie avanzate, esiste un limite fisico oltre il quale non è possibile sapere con precisione cosa accadrà. Non è un problema di strumenti, ma della natura stessa del sistema atmosferico.
Affidabilità a tempo
Quando si elabora una previsione, i modelli partono da dati che non possono essere perfetti al millimetro. In un sistema caotico, anche un errore microscopico cresce rapidamente fino a rendere impossibile una previsione accurata. Per questo motivo la finestra di affidabilità reale si ferma intorno alle 72 ore. Oltre i tre giorni le previsioni iniziano a divergere, i modelli non concordano più e ciò che viene pubblicato diventa una tendenza molto vaga, non un’informazione utile per sapere se pioverà o farà caldo in un giorno preciso.
Previsioni estive
In estate la situazione peggiora ulteriormente. L’atmosfera è più calda, più instabile e dominata da fenomeni convettivi che possono nascere e dissolversi in poche ore. Questo riduce la capacità di previsione a un intervallo molto più breve, spesso limitato a 24 o 48 ore. Oltre questo limite non è possibile avere certezze, perché l’evoluzione del tempo cambia troppo rapidamente per essere descritta con precisione.
Le previsioni a 10, 15 o 30 giorni, molto diffuse online, non hanno valore operativo. Non possono indicare il meteo di un giorno specifico e non dovrebbero essere interpretate come previsioni reali. Al massimo offrono un’idea generale del periodo, come una tendenza più calda o più fresca, ma non possono dire nulla di concreto.
La teoria del caos mostra quindi che il meteo è prevedibile solo nel breve periodo e che questo limite non può essere superato. È una caratteristica intrinseca dell’atmosfera e non dipende dalla bravura dei meteorologi o dalla potenza dei computer.
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