Cronaca

Terremoto: a Napoli paura, a Pozzuoli scuole chiuse

di Angelo Vitale -


E’ stata una scossa di terremoto magnitudo 4.0 quella avvertita nella serata di lunedì a Napoli e segnalata da numerosi utenti anche sui social. Il sisma è stato localizzato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli) con epicentro nella zona dei Campi Flegrei e si è registrato alle 22:08:26 ora italiana a una profondità di 3 km.

Al momento qualche richiesta per verifica crepe ma non nessuna segnalazione di danni ai vigili del fuoco, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.0 verificatasi questa sera poco dopo le 22 a Napoli con epicentro ai Campi Flegrei.

Nel capoluogo campano, molti i cittadini scesi nelle strade dopo la scossa, sia nel centro storico che sul lungomare e nella zona collinare della città. L’intensità è stata forte e anche piuttosto lunga.

Dalle ore 22:08 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sta registrando uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento maggiore di magnitudo 4.0. In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

Il Comune di Pozzuoli segue minuto per minuto la situazione, dialogando con la cittadinanza sui social.

All’alba, una nuova scossa. Paura ma nessun danno nella notte nei Campi Flegrei, a Napoli. Intorno le 4 dall’Ingv di Napoli è stata registrata una’altra scossa di magnitudo 2.2 dopo quella della tarda serata di luned di magnitudo 4.0. In tanti sono scesi per strada ma non sono stati segnalati danni a cosa o persone. La scossa è stata avvertita distintamente dai residenti a Pozzuoli, nei quartieri napoletani di Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, e Pianura, fino ad arrivare a Licola e Quarto, in provincia di Napoli.

A Pozzuoli scuole chiuse. “Ho sospeso momentaneamente le attività didattiche e questa mattina ho fatto ulteriori verifiche negli edifici scolastici, e non ci dovrebbero essere problemi. Abbiamo trascorso la notte a monitorare il territorio: c’è solo un grande spavento, tanta paura, tra i cittadini. Abbiamo dato riscontro ad alcune segnalazioni che ci sono giunte, ma nessun danno”. Lo ha detto Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, area colpita dalle scosse di terremoto. “Certo c’è preoccupazione, c’è ansia però comunque dobbiamo prendere coscienza che questo è un fenomeno che non ci abbandonerà mai – ha sottolineato Manzoni – quindi bisogna convivere con il fenomeno del bradisismo e mettere in atto quelle attività di mitigazione del rischio, come stiamo già facendo. Bisogna tranquillizzare i cittadini e dare le giuste comunicazioni”.

Continuano le verifiche sugli edifici. “Dopo la scossa delle 22.08 di ieri con epicentro nei Campi Flegrei, 12 interventi dei Vigili del fuoco per verifiche di stabilità su edifici nella zona di Pozzuoli. Riscontrate piccole lesioni in alcuni degli stabili verificati”. Lo scrivono su X i Vigili del Fuoco.

In corso anche le verifiche dell’Anas. Attivati i protocolli e le procedure previste. In particolare, i tecnici Anas, specializzati nelle ispezioni di ponti e viadotti hanno svolto specifici controlli sulle opere delle strade statali 7 Quater “Domitiana”, 686 “di Quarto”, “268 del Vesuvio” e le statali 162 NC “Asse Mediano” e 162 Dir “del Centro Direzionale”. Le attività si sono concluse nelle prime ore della notte scorsa e non hanno evidenziato anomalie o danni strutturali al piano viabile e alle opere stradali. La circolazione è regolare sulle arterie interessate dai controlli.

Al Festival delle Regioni di Torino il commento del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin sul terremoto: “Quella dei Campi Flegrei e’ un’area che è costantemente sotto controllo ed è sotto controllo perché è molto instabile, è il problema di tutta l’area vesuviana. Contro gli sciami sismici dobbiamo essere pronti qualora dovessero verificarsi situazioni più gravi. Il piano di evacuazione c’è e c’è da anni anche perché questo non un problema che nasce oggi”.


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