Tifone Fung-wong devasta le Filippine: oltre un milione di evacuati e danni ingenti
Il tifone Fung-wong ha messo in ginocchio le Filippine, e il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.
Tifone Fung-wong ha colpito duramente le Filippine, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e tanta paura. I suoi venti hanno superato i 230 km/h, il ciclone tropicale ha colpito la provincia di Aurora, sull’isola di Luzon, nella serata di domenica. Le piogge torrenziali e le raffiche violente hanno causato numerose frane, allagamenti e blackout, costringendo le autorità a dichiarare lo stato di massima allerta.
Evacuazioni di massa e voli cancellati
Sono stati evacuati oltre 1,4 milioni di residenti da zone considerate ad alto rischio, in particolare nelle province di Catanduanes, Samar, Quezon e Bicol. A Manila, la capitale, sono stati sospesi centinaia di voli e chiuse scuole e uffici pubblici, mentre le strade si sono trasformate in fiumi di fango e detriti. Le operazioni di soccorso sono state ostacolate dalle condizioni meteo estreme, ma sono state attivate squadre di emergenza in tutto il Paese.
Due vittime e danni strutturali gravi
Il tifone ha già causato due vittime accertate: una persona è morta per annegamento a Catanduanes, mentre un’altra è rimasta uccisa nel crollo di una casa a Catbalogan, nella provincia di Samar. Numerose abitazioni sono state distrutte, ponti danneggiati e intere comunità isolate. Le immagini diffuse mostrano scene di devastazione, con tetti divelti e alberi sradicati.
Un anno segnato da eventi estremi
Il tifone Fung-wong è il ventunesimo ciclone tropicale a colpire le Filippine nel 2025, un dato che preoccupa meteorologi e autorità locali. Solo pochi giorni fa, il tifone Kalmaegi aveva provocato 224 morti, aggravando una stagione già segnata da eventi climatici estremi. Tifone dopo tifone, il Paese si trova a fronteggiare una crisi climatica sempre più evidente.
Allerta ancora attiva: rischio frane e mareggiate
Le autorità hanno confermato che l’allerta è di livello 5, resta attiva in diverse province, con rischio di mareggiate fino a 5 metri e nuove frane. La popolazione è stata invitata a non rientrare nelle abitazioni evacuate fino a nuovo ordine. Il governo ha promesso aiuti immediati e un piano di ricostruzione, ma la situazione resta critica.
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