Traffico internazionale di armi. La Guardia di Finanza di Gorizia sequestra un arsenale al confine
La Guardia di Finanza di Gorizia ha smantellato un traffico internazionale di armi al confine orientale italiano, sequestrando un vasto arsenale pronto per essere immesso sul mercato illegale. I militari hanno rinvenuto cinque fucili d’assalto Kalashnikov AK‑47 e 356 cartucce, nascosti con cura all’interno di un veicolo in ingresso in Italia.
Controllo al valico di Sant’Andrea
L’operazione è scattata al valico sloveno di Sant’Andrea (Gorizia), punto strategico per i controlli transfrontalieri. La Compagnia della Guardia di Finanza di Monfalcone, insieme al Nucleo di Polizia Economico‑Finanziaria di Trieste – GICO, ha fermato un minivan con targa albanese diretto verso l’Italia.
A bordo viaggiavano due cittadini albanesi. Il loro comportamento nervoso ha insospettito i finanzieri, che hanno deciso di approfondire il controllo.
Armi nascoste nei bagagli
Durante l’ispezione, i militari di Gorizia hanno individuato una valigia dal peso anomalo. All’interno, tra scocca e rivestimento, erano occultati tre fucili Kalashnikov AK‑47. Le successive perquisizioni hanno portato alla scoperta di altri due fucili d’assalto, cinque caricatori e centinaia di munizioni, confermando l’esistenza di un traffico organizzato di armi da guerra.
Arresti e sequestro
Le armi e i telefoni cellulari dei due uomini sono stati sequestrati. Per entrambi è scattato l’arresto in flagranza per violazione della normativa sulle armi. L’azione rapida e coordinata ha impedito l’ingresso in Italia di armamenti ad alto potenziale offensivo.
Indagini internazionali e arresto in Albania
Le indagini, estese anche all’estero, hanno permesso di ricostruire la filiera del traffico. Le autorità italiane e albanesi hanno arrestato a Hot, in Albania, il presunto mittente dell’arsenale, ritenuto responsabile dell’organizzazione dell’invio delle armi verso l’Italia.
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