Attualità

Un nuovo stock di armi Usa nel Nord Europa

di Angelo Vitale -


Gli Usa stanno valutando la possibilità di creare un grande deposito di armi nel Nord Europa.
Le ragioni sono la recente adesione della Finlandia e della Svezia alla NATO e la guerra in Ucraina che presentano nuove sfide alla difesa e alla deterrenza della NATO. Lo ha riferito il vice comandante dell’Amministrazione dei materiali dell’esercito degli Stati Uniti, il generale a tre stelle Christopher Mohan, all’annuale Global Force Symposium. Mohan è stato intervistato sull’argomento, tra gli altri, dai siti di notizie Breaking Defense e Defense News e la notizia compare oggi sulla stampa finlandese in evidenza.

“L’aumento del numero dei membri della NATO cambia il contesto di sicurezza e le nostre responsabilità come parte della NATO”, ha detto Mohan in un’intervista a Breaking Defense.

Si sta anche elaborando un piano e lavorando attraverso i canali diplomatici per ottenere nuovi accordi per i siti di stoccaggio preposizionati dall’esercito nella regione dell’Indo-Pacifico, ha affermato il tenente generale. Una manovra che, come riferkito da Mohan, procede a pieno ritmo su una varietà di fronti, inclusa la ricerca di nuove posizioni per collocare Army Prepositioned Stocks (APS) all’interno dei mercati europei e nella regione del Pacifico.

“Al momento in Europa, il servizio Usa ha due siti APS in Germania e spot nei Paesi Bassi, Polonia, Belgio e Italia (Camp Darby a Pisa). Ma mentre la guerra in Ucraina continua e Finlandia e Svezia sono ora i nuovi membri della NATO, sono necessari più siti, soprattutto nell`estremo nord” scrive Breaking Defense.

Sul tema della difesa comune nell’area è intervenuto Janne Jaakkola, comandante delle forze di difesa della Finlandia, che ha commentato per la prima volta l’attualità nel suo nuovo ruolo. Secondo lui non esiste alcuna minaccia militare speciale per la Finlandia da parte della Russia ma “Bisogna comunque essere preparati al fatto che la debole situazione di sicurezza continuerà per molto tempo e bisogna (essere in grado di) reagire rapidamente al cambiamento della situazione”.

Jaakkola ritiene molto improbabile che la Russia metterà alla prova l`articolo 5, secondo il quale gli Stati membri della NATO sono obbligati a difendersi dagli attacchi contro altri Stati membri.



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