Esteri

500 volte guerra: quelle 9mila vittime e il grande inganno del blitz lampo

di Ernesto Ferrante -


Siamo stati ingannati. Tutti. Il “blitz lampo” era solo una sciocchezza della propaganda. Sul calendario del conflitto in Ucraina, è scoccato già il giorno 500. Un numero, quest’ultimo, che simboleggia non solo la tragedia del presente, 500 bambini morti su 9mila vittime civili, ma anche quella del futuro: finanziamento di 500 milioni di euro per aumentare la capacità produttiva dell’Ue e armare di più Kiev.
La guerra sarà lunga e dolorosa. Le parole pronunciate dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, riconfermato per meriti “bellicisti”, sono inequivocabili: “La realtà è che è in corso una battaglia molto, molto dura. E naturalmente con perdite, anche da parte ucraina. Ma gli ucraini fanno progressi e si dimostrano molto bravi anche nell’usare l’equipaggiamento che hanno ricevuto da parte della Nato”. L’alleanza atlantica ha dato per avere. Costi quel che costi, fino all’ultimo ucraino.

Il ramoscello di pace del cardinale Matteo Zuppi, nel giro di appena una settimana, è stato sostituito dalle cluster bombs di Biden, le letali bombe a grappolo che si frammentano in volo, rilasciando una serie di cariche esplosive, in gergo definite “bomblets”, concepite per esplodere al contatto con il suolo o di trasformarsi in mine, quando ciò non accade, seminando terrore e sofferenze per molti anni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, reduce da un tour in Repubblica Ceca, Slovacchia e Turchia, ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per il nuovo pacchetto di aiuti militari dal valore di 800 milioni di dollari che comprende anche questo tipo di armi. “Un tempestivo, ampio e necessario pacchetto di aiuti alla difesa dagli Stati Uniti. Siamo grati al popolo americano e al presidente Joe Biden per i passi decisivi che avvicinino l’Ucraina alla vittoria sul nemico e la democrazia alla vittoria sulla dittatura”, ha scritto Zelensky su Twitter. “L’aumento delle capacità di difesa dell’Ucraina fornirà nuovi strumenti per liberare la nostra terra e per rendere la pace più vicina”, ha aggiunto il leader ucraino”. Il Regno Unito è contro l’uso di tali “nuovi strumenti”. Lo ha detto il primo ministro Rishi Sunak, che incontrerà Biden lunedì prima del vertice della Nato a Vilnius. Sunak ha ricordato che il suo è uno dei 123 paesi che hanno firmato una convenzione che vieta l’uso di bombe a grappolo e continuerà a concentrarsi sulla fornitura di carri armati e armi a lungo raggio per supportare la lotta contro la Russia.

Contro l’invio degli ordigni contenenti submunizioni si è espressa anche la ministra della Difesa di Madrid, Margarita Robles, nel corso di una conferenza stampa: “La Spagna, sulla base del fermo impegno che ha con l’Ucraina, ha anche un fermo impegno a non consegnare determinate armi e bombe in nessuna circostanza. ‘No’ alle bombe a grappolo e sì alla legittima difesa dell’Ucraina, che riteniamo non dovrebbe essere effettuata con bombe a grappolo”. La controffensiva ucraina avrebbe ottenuto guadagni “significativi dal punto di vista tattico” nell’area di Bakhmut ed è continuata in almeno altri tre settori della linea del fronte. E’ quanto sostiene l’Institue for the Study of War (Isw) citando filmati che mostrano che le forze ucraine sono avanzate vicino ai villaggi a nord e a sud del “tritacarne”, riprendendo il controllo di posizioni che erano state precedentemente perse. Funzionari militari hanno confermato il proseguimento delle operazioni offensive nella zona occidentale di Zaporizhzhia e lungo il confine dell’oblast di Donetsk. Combattimenti di significativa intensità si sono registrati nella direzione di Kreminna. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha assistito all’addestramento di nuove unità combattenti destinate ad essere inviate sul campo di battaglia. “Il capo dell’esercito russo ha seguito lo svolgimento delle esercitazioni degli equipaggi dei carri armati T-90”, ha annunciato il ministero sul suo canale Telegram. L’ispezione è avvenuta in un campo nel sud della Russia. Le nuove truppe stanno seguendo un corso intensivo di 38 giorni di preparazione al servizio attivo. L’agenzia nucleare russa Rosenergoatom ha chiesto tempo all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) relativamente alla richiesta di accedere ai tetti dei reattori 3 e 4 della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

“La Federazione Russa agisce nel modo più trasparente possibile come ha dimostrato più di una volta. Ma prendere in considerazione tali richieste richiede tempo, anche perché è responsabile della sicurezza fisica degli ispettori dell’Aiea”, ha spiegato il consigliere della direzione generale di Rosenergoatom, Renat Karcha. Il leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha concesso ferie fino all’inizio di agosto ai suoi uomini. Lo ha rivelato su Telegram Anton Yelizarov, nome di battaglia “Lotus”, comandante militare dell’unità che ha espugnato la città ucraina di Soledar.


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