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In Polonia Navrocki di misura su Trzaskowski, Tusk a rischio

di Giorgio Brescia -


Il conservatore Karol Nawrocki ha vinto di misura il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Polonia battendo il sindaco di Varsavia, il liberale ed europeista Rafal Trzaskowski. Secondo i risultati ufficiali diffusi dalla commissione elettorale, Nawrocki ha ottenuto il 50,89% dei voti, mentre Trzaskowski si è fermato al 49,11% delle preferenze. A Nawrocki sono andati 10,60 milioni di voti, a Traszkowski 10,23. L’affluenza non è arrivata al 72%. Rafal Trzaskowski, dopo la sconfitta, si è conratulato con Nawrocki su X rammaricato di non aver potuto portare a termine positivamente la sua battaglia: “Questa vittoria è un impegno, soprattutto in tempi tanto difficili e di fronte a un risultato così ravvicinato. Per favore, va ricordato”.

Il primo ministro polacco Donald Tusk chiederà il voto di fiducia al Parlamento di Varsavia dopo la vittoria di Nawrocki. Per il mio governo “il primo test sarà un voto di fiducia che chiederò prossimamente alla Camera bassa”, ha detto in un discorso televisivo augurandosi collaborazione con il nuovo presidente Nawrocki. Per Tusk un duro colpo politico e istituzionale, in una Polonia profondamente divisa tra l’anima liberale ed europeista e quella conservatrice e nazionalista. La presidenza di Nawrocki rende molto più difficile per il suo esecutivo, sostenuto da una fragile coalizione, portare avanti riforme chiave. Il presidente polacco avrà infatti il potere di veto sulle leggi e potrà bloccare molte iniziative legislative, come già avvenuto durante la presidenza di Andrzej Duda, anch’egli del PiS.

A Nawrocki le congratulazioni della premier Giorgia meloni: “Auguri per il suo mandato alla guida di una Nazione con la quale condividiamo valori comuni e solidi rapporti di collaborazione, nonché di storica amicizia”. Dal Capo dello Stato Sergio Mattarella l’auspicio che “Varsavia e Roma continuino a collaborare nella difesa dei valori di pace, libertà e Stato di diritto, proseguendo lungo il percorso, sinora condiviso con successo, verso l’integrazione dell’Europa“.


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