Cronaca

Decapitano la Sirenetta del lago d’Iseo: tre giovani identificati e multati

Un atto vandalico durante un bagno al lago, per i responsabili denuncia e sanzione amministrativa

di Eleonora Ciaffoloni -


Un atto vandalico ha colpito uno dei simboli più noti e fotografati del lungolago d’Iseo: la statua della Sirenetta, opera in pietra arenaria realizzata in occasione di un simposio internazionale di scultura, è stata decapitata da tre giovani che si erano immersi nelle acque del lago nei pressi di Paratico, al confine con la cittadina bergamasca di Sarnico.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, i tre ragazzi stavano facendo il bagno nei pressi dell’area verde che si affaccia direttamente sul lago. Proprio di fronte a quel tratto di sponda, da anni si trova posizionata la scultura della Sirenetta, raffigurante una figura femminile seduta, con lo sguardo rivolto verso il paese e i monti circostanti.

Durante il bagno, i tre giovani si sarebbero avvicinati alla statua e, per motivi ancora non del tutto chiari, l’avrebbero danneggiata. In particolare, sarebbero riusciti a staccarne la testa, che è poi stata ritrovata abbandonata sull’erba, a poca distanza dalla riva. Il gesto, oltre a deturpare l’opera, ha provocato forte indignazione tra i residenti e gli amministratori locali.

Lago d’Iseo, Sirenetta decapitata: sanzione e identificazione

A segnalare il danneggiamento sono stati alcuni passanti e abitanti della zona, che durante una passeggiata mattutina lungo il lungolago hanno notato la scultura mutilata. Immediato l’allarme alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini in collaborazione con la polizia locale di Paratico.

Grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza comunali, installate nelle vicinanze per garantire la sicurezza dell’area frequentata da bagnanti e famiglie, gli agenti sono riusciti in breve tempo a risalire ai tre responsabili.

Ai tre autori del gesto è stata comminata una sanzione amministrativa di 260 euro ciascuno, come previsto dal regolamento comunale in caso di danneggiamento di opere artistiche e arredi urbani. Una cifra che molti cittadini hanno ritenuto insufficiente rispetto alla gravità del gesto, chiedendo a gran voce pene più severe e interventi educativi per contrastare atti simili.

Il Comune di Paratico, promotore dell’opera, ha espresso profondo rammarico per l’accaduto. Il sindaco ha dichiarato: “La Sirenetta è parte del nostro patrimonio culturale e paesaggistico. È inaccettabile che venga trattata con tanta superficialità. Ci attiveremo immediatamente per restaurare la statua, ma ci auguriamo anche che i responsabili comprendano la gravità del loro comportamento.”

La Sirenetta del lago d’Iseo non è solo un’opera d’arte, ma anche un simbolo silenzioso del legame tra natura e creatività. Realizzata da uno scultore internazionale durante un simposio che ha coinvolto artisti da tutto il mondo, la figura in pietra arenaria è collocata in acqua proprio per suggerire un senso di armonia tra l’uomo, il lago e l’ambiente circostante.

Nel corso degli anni, la statua è diventata un luogo fotografato da visitatori, punto di ritrovo per i residenti e persino soggetto di racconti e leggende locali. Il suo danneggiamento ha toccato nel profondo la comunità di Paratico e dei paesi limitrofi, che ora chiedono più vigilanza ma anche più rispetto per il bene comune.

L’amministrazione comunale ha già avviato una valutazione tecnica per capire se sarà possibile riparare la statua e restituirla al suo aspetto originario. Esperti di restauro sono stati coinvolti per analizzare la frattura e stabilire le modalità di intervento. “La Sirenetta tornerà al suo posto – ha assicurato il primo cittadino – ma il messaggio che deve arrivare è chiaro: l’arte, la bellezza e il paesaggio vanno protetti, non profanati”.


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