Attualità

I prezzi della benzina sfrecciano in autostrada, Urso convoca il Garante

di Cristiana Flaminio -


I venti di guerra hanno spirato, fortissimi, sulle autostrada italiane dove il prezzo della benzina al self è schizzato, in alcune aree di servizio, al prezzo lunare di 2,3 euro al litro ma il Garante s’è mosso e prepara battaglia. Il caso ha subito sollevato le polemiche perché la (grande) paura di una nuova crisi energetica è vera e reale, di fronte a ciò che accade in Medio Oriente e a ciò che è successo in Ucraina e a nessuno farebbe piacere trovarsi, di nuovo, di fronte a un’impennata del carovita.

I prezzi sfrecciano in autostrada

Il caso è stato sollevato, tra gli altri, dai consumatori del Codacons. Che già parlano di stangata incombente sulle vacanze degli italiani: “Sulla A4 Milano-Brescia la benzina al self viene venduta a 2,389 euro al litro al servito, il gasolio a 2,284 euro. Sulla A21 Torino-Piacenza la verde raggiunge 2,369 euro al litro, il diesel 2,289 euro al litro. Sulla A1 Milano-Napoli la benzina al self costa fino a 2,349 euro al litro, 2,249 euro il gasolio. Numerosi gli impianti autostradali che vendono oggi la benzina in modalità servito sopra quota 2,2 euro al litro. Per il self, invece, i prezzi della verde in autostrada si avvicinano pericolosamente ai 2 euro al litro”. Prezzi che fanno paura e che inducono le autorità a intervenire.

Domani al riunione al Mimit

Al ministro all’Industria Adolfo Urso le cifre snocciolate dai consumatori non sono piaciute granché. Al punto di convocare, per la giornata di domani, una riunione di allerta rapida del Garante per la sorveglianza dei prezzi istituito proprio presso il Mimit. La seduta è convocata per le 15. L’obiettivo sarà fare chiarezza sugli aumenti della benzina segnalati in autostrada e comprenderne le ragioni. E, se del caso, intervenire per calmierare i rincari e frenare la speculazione. Una parola, questa, che da Assopetroli non vogliono sentire: “In Italia, i prezzi dei carburanti sono totalmente liberalizzati da oltre dieci anni. Ogni impianto applica liberamente le proprie condizioni di mercato, stabilite in base a concorrenza, costi operativi e servizi offerti. Non esistono prezzi imposti o calmierati, né alcuna istituzione pubblica può intervenire per fissarli o limitarli”.


Torna alle notizie in home