Attualità

Leone XIV ai governanti: “La politica serva la pace, l’IA non superi l’uomo”

di Andrea Canali -


Sicuramente edificante, se non suggestiva, l’udienza per il Giubileo dei Governanti, in cui Papa Leone XIV si è rivolto a loro in modo diretto e deciso affermando in tal senso: “compito, a voi affidato, di promuovere e tutelare, al di là di qualsiasi interesse particolare, il bene della comunità, specialmente in difesa dei più deboli ed emarginati“. “Si tratta di adoperarsi affinché sia superata l’inaccettabile sproporzione tra una ricchezza posseduta da pochi e una povertà estesa oltremisura“: tali affermazioni del Pontefice fanno sicuramente riflettere e, nel suo discorso in inglese rivolto a sessantotto delegazioni, egli continua dicendo: “Quanti vivono in condizioni estreme gridano per far udire la loro voce e spesso non trovano orecchie disposte ad ascoltarli“.

Tale squilibrio genera situazioni di permanente ingiustizia, che facilmente sfociano nella violenza e, presto o tardi, nel dramma della guerra”: Prevost ha quindi operato un richiamo preciso al valore alto della politica, la quale ha il compito di riequilibrare la società in un’ottica di primato del bene comune (come condiviso dalla dottrina sociale della Chiesa), e nel diniego di ogni guerra e violenza. A tal proposito, il Santo Padre ha aggiunto: “Una buona azione politica, invece, favorendo l’equa distribuzione delle risorse, può offrire un efficace servizio all’armonia e alla pace sia a livello sociale, sia in ambito internazionale“. Presenti all’udienza anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il deputato ed ex ministro Maurizio Lupi.

Quindi il Pontefice nel riceverli ha anche detto: “Il grado di civiltà raggiunto nel nostro mondo, e gli obiettivi a cui siete chiamati a dare riscontro, trovano oggi una grande sfida nell’intelligenza artificiale“, e ancora: “Si tratta di uno sviluppo che certamente sarà di valido aiuto alla società, nella misura in cui, però, non porti a intaccare l’identità e la dignità della persona umana e le sue libertà fondamentali“, ha evidenziato. Nello specifico, “non bisogna dimenticare che l’intelligenza artificiale ha la sua funzione nell’essere uno strumento per il bene dell’essere umano, non per sminuirlo o addirittura per definirne la sconfitta“. “Insomma la vita personale vale molto più di un algoritmo e le relazioni sociali necessitano di spazi umani ben superiori agli schemi limitati che qualsiasi macchina senz’anima possa preconfezionare“. Potremmo aggiungere che vi è un aspetto etico da non sottovalutare. Per il Papa, “la politica deve accogliere ma anche saper gestire questa provocatoria sfida della “nuova cultura digitale“.

Altro evento importantissimo si è svolto sempre domenica scorsa, 22 giugno: la solennità del Corpus Domini. Qui, Leone XIV, che nel suo messaggio ha enfatizzato il significato dell’Eucaristia, descrivendola come un dono di Cristo che unisce i fedeli e rafforza la loro fede, ha definito l’Eucaristia “una scuola di carità e solidarietà”, invitando i cristiani a vivere l’amore di Dio nella vita quotidiana. Importante il suo monito per la pace, visto il contesto mondiale che stiamo attraversando.

“La persona non è un algoritmo”, papa Leone incontra la Cei –

Il Santo Padre, Papa Leone XIV, ha infatti richiamato l’attacco statunitense all’Iran, esortando la comunità internazionale a fermare l’escalation dei conflitti. Il Pontefice ha esortato la comunità internazionale a “Fermare la tragedia della guerra, prima che diventi una voragine irreparabile. La diplomazia faccia tacere le armi!”, Il Papa, pur essendo come noto, americano, non nomina espressamente il suo Paese, ma sottolinea con preoccupazione l’allarme per la piega che ha preso il conflitto e le sue possibili espansioni, dichiarando in merito: “Non esistono conflitti lontani quando la dignità umana è in gioco”, rimarcando che “l’umanità grida e invoca la pace”. Ha chiesto un impegno concreto per il dialogo e la diplomazia, citando specificamente anche le crisi in Medio Oriente e Ucraina.


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